Potrebbe essere l’anno d’oro dell’Italia anche in materia di gelato. È tutto nelle mani di quattro gelatieri – una trentina, un ligure, un emiliano e un calabrese – che il prossimo 1 e 2 dicembre a Bologna rappresenteranno il nostro Paese durante le finali mondiali del Gelato festival world masters, il principale torneo internazionale di categoria con partner Carpigiani e Sigep – Italian exhibition group. L’ultima fase di selezione si è svolta il 14 ottobre al Gelato museum Carpigiani di Anzola Emilia, in provincia di Bologna, in occasione della finale italiana del concorso. Al quartetto vincitore si è aggiunto di diritto anche Eugenio Morrone de Il Cannolo Siciliano di Roma che con il suo “Sorbetto al mandarino tardivo” aveva vinto il Gelato Festival All Stars nel 2018.
A valutare gusto, struttura, creatività, presentazione estetica e verbale per ciascuno dei sedici gelati in assaggio, quattro addetti ai lavori: Nerina Di Nunzio, esperta di marketing e comunicazione del settore Food & Beverage; Santi Palazzolo, maestro pasticcere, gelatiere e vice presidente di Ampi, Accademia maestri pasticceri italiani; Alessandro Dalmasso, pasticcere e presidente del Club Italia della Coupe de Monde de la Patisserie; Matteo Berti, chef e direttore didattico di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana.
Semplicità estetica e brevità nella lista ingredienti sono stati i fattori decisivi in molte valutazioni che alcuni casi hanno penalizzato alcuni “minestroni” in gara, per usare un eufemismo di uno dei giurati; in altri casi, invece, i giurati hanno premiato lavorazioni su un solo ingrediente, capaci di creare uno storytelling credibile e dal sapore immediato. Come per i quattro vincitori, tutti accumunati da una misurata presenza da palcoscenico, coerenza produttiva rispetto al gusto presentato per l’occasione e originalità dosata con giudizio. Questo è il caso di uno dei vincitori, Elisabeth Stolz dell’Osteria Hubenbaurer di Varna (Bz), in Trentino-Alto Adige, che con il suo “Gioia verde”, gelato a base di latte con olio di semi di zucca e semi di zucca tostati, ha valorizzato una materia prima che pochi sanno essere chiamata anche “pistacchio della Stiria” (Austria).
Lodato per il quasi impeccabile equilibrio di tutti gli ingredienti citati in etichetta oltre alla ben riuscita espressione del suo territorio, Francesco Sottilaro della Gelateria Boccaccio di Villa San Giovanni (Rc), è l’altro finalista che ha avvolto i palati dei critici con “Fata morgana”, un gelato alla mandorla dal sapore gentile che dialoga con una carismatica infusione di bergamotto e un timido olio extravergine d’oliva della Piana di Gioia Tauro.
Tra le presentazioni più catalizzanti e incalzanti nel ritmo di battute, quella di Fabio Forghieri della Gelateria dei Principi di Correggio (Re) che con il suo “Oceano indiano” ha proposto il binomio vaniglia Bourbon e variegato al frutto della passione, i suoi due gusti preferiti, arricchendo la crema con un crumble di biscotti al cacao e alla cannella. Un viaggio mentale sulla isola di Mauritius, dove lui lavora come stagionale, una terra che ha portato fortuna al gelatiere volato anche lui in finalissima.
La sinfonia di sapori e la poeticità dei tecnicismi hanno premiato anche Marco Venturino della gelateria I Giardini di Marzo di Varazze (Sv), veterano di questa competizione, premiato anche per la miglior presentazione in vetrina. Ispirato dalla famosa canzone di Fabrizio De André, ha realizzato il suo “Bocca di rosa”, un delicato gelato al cioccolato bianco aromatizzato con una elegante acqua di rose, semplicemente base acqua e petali del fiore autoctono della Liguria.
L’emozione da corsa alla finalissima è stata amplificata dal luogo che ha ospitato l’evento, trasmesso in diretta dall’unico museo al mondo di cultura e tecnologia del gelato, il Museo Carpigiani. Questo spazio che ripercorre la storia del gelato, dalle citazioni letterarie più famose alle più significative conquiste come l’invenzione della prima sorbettiera con il sistema di stacca e spalma, propone visite guidate e laboratori per imparare a fare il gelato senza limiti di età.