Sulla giostraI parchi divertimento ai tempi del Covid

Per i bambini di tutte le età i luna park sono un luogo magico dove lasciarsi andare alla gioia. Il coronavirus, però, ha cambiato le regole del gioco, mettendo la sicurezza sotto i riflettori. Ma divertirsi è ancora possibile. Ecco come

C’è stato un tempo in cui stavamo tutti vicini. Ai concerti, allo stadio, e ai parchi divertimento. Le code infinite per arrivare all’attrazione più divertente sono ormai solo un ricordo. Il Covid ha cambiato volto anche alla spensieratezza. Ma come tanti settori, anche quello dei parchi ha saputo rispondere all’emergenza, trovando strade per rendere il divertimento assolutamente sicuro, ma non per questo meno divertente. Ovviamente non è stato facile.

«La pandemia ha avuto un impatto notevole su tutto il settore dei parchi divertimento, che in Italia conta circa 230 strutture tra parchi a tema come Leolandia, faunistici, acquatici e avventura. Il comparto è stato tra i primi a fermarsi a febbraio 2020, anche per senso di responsabilità, in anticipo rispetto alle ordinanze governative». A spiegare la situazione è Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia, parco di divertimenti per bambini a una manciata di chilometri da Milano. «Il primo lockdown – continua Ira – ha avuto conseguenze molto forti sull’occupazione e sulla liquidità: anche se sono chiusi, i parchi sostengono ingenti costi fissi legati a tante attività che non possono essere sospese come la manutenzione delle attrazioni, del verde e il mantenimento in vita degli animali.

A Leolandia, ad esempio, che pur è a tutti gli effetti un parco a tema, abbiamo una fattoria, un acquario e un rettilario. A ciò va aggiunto che, spinti dal trend di crescita registrato fino al 2019, molti parchi avevano appena sostenuto investimenti importanti per il potenziamento dell’offerta 2020. Nel nostro caso avevamo appena inaugurato PJ Masks City, la nuova area a tema con giostre e aree gioco dedicata ai Superpigiamini, protagonisti di un noto cartone animato. Con l’estate 2020 c’è stata una parziale ripartenza, ma il contingentamento delle presenze imposto dai protocolli di sicurezza per evitare assembramenti non ha permesso di rientrare dalle perdite subite durante il lockdown.

Molto difficile in particolare è stata la stagione dei parchi acquatici, cominciata in ritardo a giugno inoltrato e senza il necessario preavviso per le operazioni di manutenzione straordinaria delle strutture, al punto che alcune realtà hanno preferito non aprire del tutto. A pochi giorni dalla festa di Halloween, dopo che tanto noi a Leolandia quanto tutti gli altri parchi tematici avevano sostenuto le spese per preparare l’evento, il settore è stato nuovamente bloccato. Il risultato, a fine 2020, a livello di comparto è stato di una perdita generalizzata intorno al 75%, con il 20% dei parchi che ha rinunciato completamente alla stagione e diverse realtà imprenditoriali italiane passate di mano a fondi di investimento stranieri. Anche il 2021 non è stato un anno facile. Nonostante si tratti di attività all’aperto, controllate e sicure, il via libera per la maggior parte dei parchi è stato fissato inspiegabilmente per il 1° luglio, al pari di strutture al chiuso come le sale giochi. È stata necessaria una manifestazione di piazza con tutti i lavoratori del settore e le mascotte dei diversi parchi per ottenere il via libera per il 15 giugno, recuperando così 2 settimane preziose».

Al parco col green pass
«La prima parte della stagione è andata relativamente bene – racconta Ira – l’introduzione del green pass ha segnato una battuta d’arresto, specialmente per i parchi a tema, direttamente coinvolti dal provvedimento, che hanno registrato tra agosto e la prima metà di settembre una perdita media del 35% rispetto allo stesso periodo del 2019. Considerando l’apertura ritardata e le perdite dovute al green pass, la stima è di chiudere l’anno in calo del 50% sul 2019, purché non intervengano ulteriori misure restrittive o lockdown.

Dalle chiusure di inizio 2020 ai protocolli di sicurezza nell’estate 2020, fino al secondo lockdown e al green pass, i parchi sono sempre stati in prima linea nella tutela della salute pubblica e si sono sempre schierati a favore delle scelte del Governo. Purtroppo, però, la fiducia della categoria non è stata ricompensata dalle istituzioni che, in molte occasioni, hanno dimostrato scarsa tutela del settore e dei suoi occupati, circa 25mila tra fissi e stagionali, a cui si sommano gli addetti dell’indotto, circa 60.000. Spesso alcune regole sono state imposte senza tener conto della specificità del comparto, limitando fortemente l’operatività delle strutture.

Parallelamente, i parchi non hanno mai ricevuto agevolazioni finanziarie, ristori o finanziamenti dedicati: molte realtà, soprattutto quelle più piccole, oggi si trovano in una condizione di profonda sofferenza finanziaria e non hanno la possibilità di recuperare, perché l’autunno è notoriamente meno remunerativo rispetto all’estate e le scadenze di tasse e imposte non si sono fermate. Al momento è stato annunciato un finanziamento di 20 milioni di euro all’interno del DL Sostegni Bis, successivamente convertito in legge: i fondi non sono ancora stati erogati alle aziende e si tratta dell’unico contributo stanziato in 18 mesi, per un comparto che nel 2019 fatturava come soli biglietti di ingresso circa 450 milioni di euro. Il green pass è stato ben accolto da tutti i parchi a tema, che sono stati tra le prime categorie ad introdurlo a inizio agosto. Inevitabilmente questa misura ha causato delle perdite, anche per la concorrenza che si è generata da parte di altre categorie che non sono state inserite nel provvedimento. A ciò va aggiunto che i parchi si rivolgono prevalentemente ai teenagers, fascia della popolazione che risultava tra le meno vaccinate in assoluto nel mese di agosto. Non a caso, in Francia l’età minima per presentare il green pass nei parchi a tema è stata alzata a 18 anni.

In questo momento i parchi sono sicuri perché hanno messo in atto già nel 2020 specifici protocolli che hanno dimostrato la loro efficacia sul campo: non risultano infatti notizie di focolai nei parchi divertimento. Se si aggiunge il green pass appare evidente che la garanzia di tranquillità offerta ai visitatori dei parchi è massima».

A Leolandia, per divertirsi in sicurezza
Green pass, dunque, e protocolli di sicurezza. Ma quali? Concretamente come si sono attrezzati i parchi per garantire il divertimento in un ambiente a prova di covid? Lo abbiamo chiesto a David Tommaso, responsabile marketing e vendite di Leolandia, che spiega: «La sfida principale è stata quella di coniugare i protocolli di sicurezza, che abbiamo rispettato in modo rigoroso, con l’atmosfera allegra e divertente che contraddistingue i parchi divertimento, specialmente nel caso di un luogo per famiglie con bambini piccoli come Leolandia. Per questo abbiamo creato il motto “un’esperienza SICURAmente divertente” e una serie di “regole del gioco” per grandi e piccini. Allo scopo di evitare ogni possibile forma di assembramento e garantire il rispetto delle distanze di sicurezza, l’ingresso è contingentato, anche attraverso l’adozione di sistemi di prenotazione online che permettono di individuare i giorni e gli orari con minore affluenza ed evitare le code alla biglietteria. In questo modo ogni nucleo famigliare ha a disposizione molto spazio e si limitano i tempi di attesa alle attrazioni, per una visita ancora più appagante. Distanziamento garantito, ma senza separare mai i piccoli da mamma e papà, anche sulle giostre che sono igienizzate su base regolare. Sono previste regole molto precise per la gestione dei flussi dei visitatori e delle linee di coda, in modo da garantire sempre un distanziamento minimo di un metro tra nuclei familiari o conviventi.

L’accesso agli spettacoli al chiuso avviene sulla base delle stesse regole in vigore nei cinema e nei teatri, mentre per gli spettacoli all’aperto un sistema di bolli disegnati sul pavimento permette ad ogni famiglia di trovare facilmente la propria posizione, mantenendosi alla giusta distanza dagli altri. All’ingresso è rilevata la temperatura corporea e all’interno del parco è richiesto di indossare la mascherina. Sono disponibili innumerevoli dispenser di gel igienizzante e le aree comuni sono costantemente sanificate, così come i dispositivi eventualmente noleggiati per l’accesso alle attrazioni: gonfiabili, armadietti, lettini ed altre attrezzature.

Negozi e altre attività interne, come l’acquario, seguono pedissequamente le norme già previste per i rispettivi settori: una squadra di steward dagli occhi sempre sorridenti è a disposizione dei visitatori per garantire la massima tranquillità, anche per l’accesso ai ristoranti, nei quali sono allestiti ampi dehor». Inevitabilmente all’interno del parco c’è stato qualche cambiamento: «Abbiamo scelto» – continua Tommaso – «di rinunciare ad un paio di attrazioni che, per come sono strutturate, non potevano garantire il distanziamento. Per il resto, l’esperienza di visita è rimasta sostanzialmente la stessa, con il vantaggio che il contingentamento delle presenze garantisce minor affollamento e quindi un parco decisamente più godibile anche nei giorni di maggiore affluenza. Abbiamo lavorato alacremente per mantenere intatta la magia che caratterizza il parco, a cominciare dalla possibilità di incontrare dal vivo tutti i personaggi dei cartoni animati preferiti dai piccoli: i PJ Masks – Superpigiamini, nella loro area a tema unica al mondo che ricrea l’ambiente della serie TV, Ladybug e Chat Noir, protagonisti di un nuovo emozionante spettacolo dal vivo, Masha e Orso nella loro Foresta, Bing e Flop, beniamini dei più piccoli con un mini-live show in esclusiva per Leolandia, e l’immancabile Trenino Thomas, sempre pronto ad offrire il giro del parco a bordo dei suoi vagoni».

Dall’altro lato ci sono i visitatori, che: «dimostrano grande spirito di collaborazione e non abbiamo avuto problematiche. Qualche volta una mascherina si abbassa, ma basta il sorriso di uno steward per ricordare le “regole del gioco”. I visitatori quest’anno sono più rilassati rispetto al 2020, sono consapevoli della sicurezza del contesto che li accoglie e agiscono in prima persona per contribuire alla tranquillità di tutti. Oggi la stragrande maggioranza dei visitatori sopra i 12 anni è vaccinata. A differenza di altri parchi, abbiamo deciso di non predisporre un punto tamponi all’ingresso, lasciando ai visitatori la scelta di effettuare i test presso i centri o le farmacie di loro fiducia: a chi si presenta al parco dopo aver effettuato un tampone offriamo però un voucher del valore di 20 euro per effettuare acquisti all’interno del parco».

I preparativi per Halloween e Natale
Halloween e Natale sono feste tutte dedicate ai bambini. E una gita a un parco dei divertimenti sarà sicuramente per loro fonte di gioia. Così Leolandia si sta attrezzando. «Nonostante le difficoltà incontrate anche quest’anno, a partire dall’apertura posticipata a metà giugno fino all’introduzione dell’obbligo di green pass a inizio agosto, abbiamo voluto dare un segnale forte in occasione del 50° anniversario di Leolandia confermando l’apertura ben oltre la stagione estiva, prima con HalLEOween e poi con il Natale Incantato, che prolungherà la stagione fino al 9 gennaio 2022. Si tratta di due periodi nei quali Leolandia cambia completamente volto: accanto ai beniamini dei cartoni animati, il parco si anima di nuovi e simpatici personaggi, assumendo un’atmosfera molto caratteristica e decisamente diversa rispetto a quella classica del periodo primaverile ed estivo.

Per HalLEOween, attualmente in corso, il parco è abitato da una banda di streghette pasticcione, zucche colorate, allegri fantasmini e tanti mostriciattoli tutti da scoprire che contribuiscono a creare la tipica atmosfera di Halloween tanto amata dai bambini … senza nemmeno un briciolo di paura! L’ingresso è caratterizzato da un gigantesco pentolone magico mentre ad HalLEOween Town si può visitare l’unica città del far west infestata dai fantasmi, che non perdono mai l’occasione di fare qualche divertente scherzetto. Lo stesso avverrà per il Natale Incantato, che comincerà sabato 13 novembre, portando con sé la magia e l’atmosfera ovattata delle feste di fine anno: un grande albero di Natale all’ingresso, addobbi scenografici e nuovi personaggi come i Piringuini, buffi e simpatici pinguini che sbarcano a Leolandia proprio per Natale, alla ricerca di Santa Claus e della sua cassetta della posta.

Tanto ad Halloween quanto a Natale sono previsti spettacoli completamente tematizzati: in questo periodo, ad esempio, va in scena il musical “Accademia dei Vampiri” a base di effetti speciali e acrobazie, dedicato ad un’improbabile scuola per aspiranti vampiri. Lo stesso avviene con le proposte dello street food, angolo tra i più frequentati del parco: marshmallows, caldarroste e mele caramellate ad HalLEOween, panna montata, cioccolata calda e dolcissime tentazioni a Natale. Sono previsti anche eventi speciali in occasione delle festività: il 31 ottobre, ad esempio, il parco resterà aperto eccezionalmente fino alle 21, con una parata tematica e fuochi di artificio». Tutto sempre nella massima sicurezza.

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