«Stiamo vivendo un momento della nostra storia nel quale non sono consentite sottovalutazioni». A dirlo a Repubblica è il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, dopo aver letto l’inchiesta del quotidiano romano su Forza Nuova e il mondo No Vax.
Il Procuratore non nasconde la sua preoccupazione per quanto vede accadere nelle piazze d’Italia e in Rete. E spiega che bisogna «distinguere tra le manifestazioni ideologiche e di pensiero quelle che sono violente, concertate e con finalità sovversive è cruciale. Soprattutto quando dietro ci sono formazioni dell’estremismo violento di destra come Forza Nuova».
Il tentativo dei leader di Forza Nuova di infiltrare e guidare il movimento No Vax e No Green Pass, secondo il magistrato, «nasconde un metodo sovversivo e un piano più vasto che va oltre il semplice corteo. Un’organizzazione che si muove sul panorama della contestazione fomentando la violenza vuole strumentalizzare il disagio e il dissenso per fare proseliti e aumentare il proprio peso, richiamandosi a forme politiche del passato, come il fascismo. La cui ricostituzione sotto ogni forma, a norma della Carta costituzionale, è vietata. Quando ci si muove su questi binari, si mette in dubbio il nostro stesso sistema repubblicano e democratico».
De Raho spiega che la convergenza non è nuova. «Il 9 ottobre scorso in Piazza del Popolo non era la prima volta», spiega. «Il 5 settembre 2020 in piazza Bocca della Verità, dove Forza Nuova ha dato vita a una marcia intitolata “per la liberazione nazionale” contro l’asserita dittatura sanitaria, finanziaria, giudiziaria e massmediatica. Già allora apparvero esponenti dei No Vax e dell’ex movimento dei forconi». Ma «già un anno fa, dopo il lockdown, commercianti e imprenditori che erano in grande difficoltà vennero sostenuti in alcune manifestazioni dalla criminalità organizzata di matrice camorrista e mafiosa e da formazioni estremiste di destra o anarco-insurrezionaliste».
E a chi minimizza, risponde: «I fenomeni di terrorismo interno sono nati da formazioni non diverse da questa, che hanno inizialmente adottato il metodo violento. È sempre molto pericoloso lasciar correre. Il piano per legare assieme Forza Nuova e il movimento No Pass dimostra di per sé una strategia, rispetto alla quale il Paese si deve muovere perché non si scada in quelle forme di terrorismo che già abbiamo vissuto in passato».
Sull’eventuale scioglimento di Forza Nuova, risponde: «Di fronte a un assalto squadrista come quello subito dalla Cgil si pensa sempre a misure che possano accelerare l’intervento dello Stato. Ma la decisione spetta ad altri, non a me. Oltretutto un decreto di scioglimento è preceduto da una vasta istruttoria, che va a indagare l’operatività e il metodo di una specifica formazione politica. Non occupandomi di quell’istruttoria, non posso pronunciarmi. Osservo però che l’associazione è un istituto costituzionalmente garantito che si supera quando vi si intravedono elementi come la sovversione, la violenza, il metodo».
E, aggiunge, «l’eventuale decreto di scioglimento sarebbe una misura di prevenzione sicuramente utile, laddove venisse valutata la sussistenza dei presupposti, e non limiterebbe né impedirebbe le attività di indagine, di prevenzione e di repressione. Aggiungo che uno Stato civile non deve nemmeno avere paura di creare vittimismo in chi persegue ideologie violente».
Cafiero de Raho dice che nel corso delle perquisizioni negli ultimi mesi sono anche state trovate armi, «ma non è detto che siano la prova dell’operatività armata della formazione», precisa.