Il matrimonio tra Lavazza e il tennis è iniziato nel 2011 a Wimbledon, passando via via per tutti i tornei del Grande Slam. Oltre otto milioni i caffè serviti durante i 38 tornei di cui l’azienda torinese è stata partner, che come ci dice Marco Lavazza «sono stati otto milioni di momenti unici e di sorrisi. Questa presenza ci permette di capire il consumatore, di cogliere i suoi bisogni e di imparare a conoscerlo meglio. Il nostro cliente è cambiato, si è evoluto, è molto più demanding. Il caffè non è più solo visto come soddisfazione di un bene primario ma i consumatori vogliono capire come viene prodotto, quali caratteristiche ha, quali sono le origini. Vuole riuscire a trovare un brand con i suoi stessi valori a cui si senta legato e faccia decidere di sceglierlo. Per questo dobbiamo essere sempre più credibili per i nostri consumatori».
Valori che l’azienda condivide con questo sport così trasversale e che è stato scelto anche per il suo valore internazionale. Prosegue Lavazza: «Il caffè è legato allo sport per l’energia e la caffeina, l’adrenalina. Abbiamo in comune anche la grande passione per arrivare al risultato. Molte cose ci legano allo sport, ma la scelta del tennis è dovuta anche al fatto che i 4 tornei più importanti si svolgano nei 4 mercati più significativi per noi. Avere le Nitto ATP Finals è Torino per noi è un regalo. Per 10 anni abbiamo seguito il circo del tennis e per una volta è il grande tennis a venire da noi, a casa nostra. È un grande orgoglio. È il coronamento di 10 anni di impegno che ci ha portato a essere credibili in questo ambiente. Un percorso fatto da persone che ci mettono passioni e tradizione. Il nostro approccio da sempre non è di essere un semplice sponsor economico, ma un’azienda che vuole imparare qualcosa e insegnare qualcosa, soprattutto in questo momento, dopo 10 anni di esperienza in questo mondo. Per questo abbiamo voluto creare degli eventi, far vivere la Nuvola (head quarter del gruppo, ndr) nel mondo, coinvolgere i clienti internazionali che vengono a casa nostra. Abbiamo voluto che questo evento, così significativo per noi e per Torino, fosse incastrato in un progetto molto più ampio di eventi internazionali di rilievo».
E infatti, per far vivere in modo ancora più coinvolgente l’esperienza delle Nitto ATP Finals nella città di Torino e la cultura dell’espresso italiano, l’azienda torinese ha ideato Lavazza Experience, un calendario di eventi e appuntamenti per immergersi a 360° nella capitale dell’espresso, dove il fondatore Luigi Lavazza affondò le prime radici nel 1895 aprendo una drogheria nella centralissima via San Tommaso. Tre i luoghi che ospitano attività collegate al torneo. Nuvola Lavazza dove, oltre al Museo, ogni ospite munito di biglietto delle Nitto ATP Finals potrà visitare gli esclusivi Espresso Lounge ed Espresso «Living» Room allestiti nella Centrale, e potrà scegliere una o più «experience» tra quelle proposte, compresa l’originale mostra temporanea di racchette “La vera sfida è mettersi in gioco”.
Il Pala Alpitour, nei cui spazi esterni un airstream (la roulotte o casa mobile dalla silhouette inconfondibile, resa iconica dal cinema americano) firmato Lavazza offrirà l’occasione a visitatori e spettatori di scoprire passo dopo passo la Barista Technology delle macchine Lavazza A Modo Mio e conoscere le regole per gustare un vero espresso italiano.
E infine il Nitto Atp Finals Fan Village, in piazza San Carlo, che ospita una grande installazione esperienziale che riproduce il sistema Lavazza A Modo Mio con una mega capsula Qualità Oro e una macchina Deséa, all’interno della quale si potrà vivere un percorso immersivo per entrare nel mondo dell’espresso, percorrendo l’intero viaggio dal seme alla tazzina.
E per i fan più accaniti del tennis e dello sport, c’è anche un’altra occasione da non perdere, che andrà avanti fino al 22 febbraio a Camera: la mostra Martin Parr. We Love Sports. Giovedì 18 novembre, alle ore 18.30, è in programma il primo appuntamento legato all’esposizione che mette in luce con un allestimento curato e coloratissimo le immagini del fotografo più interessato ai tifosi che ai gesti atletici, con uno sguardo laterale sull’umanità impegnata a guardare lo sport: l’incontro vedrà il confrontarsi sul tema della fotografia e dello sport Martin Parr e Mario Calabresi, accompagnati da Walter Guadagnini e Francesca Lavazza.
L’azienda ha saputo cogliere al meglio l’opportunità di questa vetrina internazionale, ma rimane saldamente ancorata al suo ruolo alimentare. Chiude infatti Marco Lavazza: «Lavorare nel mondo del food è la fortuna più grande, per un imprenditore. Il consumatore sceglie proprio te e da quel momento entra in una relazione molto intima con l’azienda, pressoché unica nel campo imprenditoriale. Si fida talmente tanto del tuo lavoro da nutrirsi con quello che tu produci: serve fiducia totale e una credibilità assoluta dell’azienda rispetto a questa scelta».