Per Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex, il mondo era un laboratorio a cielo aperto. Per questo, l’azienda svizzera è da sempre al fianco degli esploratori e degli scienziati che ci aiutano a conoscere meglio il nostro pianeta. E dal 2019, attraverso l’iniziativa Perpetual Planet (che si basa su tre pilastri: la storica partnership con il National Geographic, i Rolex Awards for Enterprise e Mission Blue), sostiene chi concepisce progetti per rispondere alle sfide ambientali e riequilibrare gli ecosistemi.
Con il Nat-Geo/1
Fino in cima alle vette.
Le spedizioni nate dalla collaborazione tra Rolex e il National Geographic, hanno come obiettivo di studio tre degli ambienti più vitali ed estremi della Terra: l’alta montagna, le foreste pluviali e gli oceani.
Con il Nat-Geo/2
Per studiare il clima.
Nell’ambito di una missione del National Geographic e del Rolex Perpetual Planet è stata installata una stazione meteorologica a 6.505 metri sul Tupungato, vulcano che si trova nelle Ande meridionali in Cile.
Con il Nat-Geo/3
Fino in fondo all’oceano.
Nel 1960 l’orologio Deep Sea Special, fissato al batiscafo Trieste, riemerge in perfetto stato dalla profondità di 10.916 metri. Nel 2012 l’esperimento si rinnova con l’orologio Deepsea Challenge.
Deepsea under the Pole
Lì sotto al ghiaccio.
In questa spedizione del 2010, che ha esplorato la parte sommersa dell’Artide, sono stati realizzati molti esperimenti scientifici.
Mission Blue
Per salvare gli oceani.
L’esploratrice marina americana Sylvia Earle ha avviato nel 2009 il progetto Mission Blue e dal 2014 Rolex è diventata partner della sua organizzazione. Mission Blue ha già creato in tutto il mondo più di 130 aree marine oceaniche protette chiamate Hope Spot (“luoghi di speranza”), attraverso le quali si garantisce la conservazione delle specie e si supporta la sopravvivenza di quelle comunità locali che dipendono da un ecosistema marino sano.
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