Maratona manovraIn Senato sono partite finalmente le votazioni sulla legge di bilancio

Alle due di notte, la commissione Bilancio di Palazzo Madama ha iniziato a votare gli emendamenti dei partiti di maggioranza riformulati dopo l’intesa con il governo. I senatori sono ancora in attesa della decisione sul Superbonus. Tra le novità, lo sgravio al 100% per i contratti di apprendistato. Il testo è atteso in aula prima di Natale

(Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Alle due di notte, la commissione Bilancio del Senato ha iniziato finalmente la maratona notturna per votare gli emendamenti dei partiti di maggioranza per la manovra economica, riformulati dopo l’intesa con il governo. Lo stallo si è sbloccato in una riunione fra capigruppo, relatori ed esecutivo. Ma i senatori sono ancora in attesa dell’emendamento sul Superbonus.

Dopo giorni di trattative, la quadra tra politica e coperture finanziarie è stata trovata. I 600 milioni a disposizione dei senatori per le modifiche – spiega Repubblica – sono stati divisi in 400 milioni sui temi trasversali e 200 affidati ai partiti, in base all’entità dei gruppi parlamentari: 42 milioni al M5S, 38 alla Lega, 25 a Forza Italia, 24 al Pd, 18 a LeU, 11,5 a Italia Viva, 27 a Fratelli d’Italia, unico partito di opposizione.

Il ritardo accumulato non è poco e i tempi sono strettissimi. La manovra da 30 miliardi, la prima del governo Draghi, è stata approvata dal Consiglio dei ministri del 29 ottobre e inviata al Senato l’11 novembre. Ora si deve correre per chiudere in Aula a Palazzo Madama prima di Natale, col voto di fiducia sul maxi emendamento. La Camera avrà pochi giorni per ratificarla entro il 31 dicembre.

I capisaldi sono tre: 8 miliardi per tagliare le tasse, 3,8 miliardi contro il caro-bollette, 1 miliardo in più strutturale sul Reddito di cittadinanza. Per il resto, il compromesso è stato lungo e faticoso.

Le novità più importanti riguardano innanzitutto il Superbonus 110%, sul quale però si attende ancora l’emendamento finale. I tre limiti posti dal governo sulle villette sarebbero saltati, per volontà ferrea del Movimento Cinque Stelle: Isee a 25mila euro, Cila e prima casa. Chi ha abitazioni unifamiliari potrà usare il bonus per tutto il 2022, a patto di garantire uno stato di avanzamento lavori del 30% entro giugno. Il bonus mobili, per il solo 2022, risale da 5 mila a 10 mila euro. Il pacchetto terremoto in totale vale 29 milioni.

Fratelli d’Italia ha spinto per un fondo di solidarietà da 10 milioni per i piccoli proprietari di casa che non riescono a sfrattare gli inquilini morosi. La tassa sui tavolini di bar e ristoranti (Tosap) viene sospesa per altri tre mesi, a tutto marzo (82 milioni), come chiedevano soprattutto Forza Italia e Lega. Le imprese con meno di nove dipendenti potranno contare sullo sgravio contributivo del 100% nei primi tre anni sui contratti di apprendistato: la dotazione per azzerare i contributi è 8,1 milioni.

Per le donne vittime di violenze, in particolare Pd e LeU hanno chiesto altri 5 milioni per il reddito di libertà, 5 milioni per il potenziamento dei centri antiviolenza e le case rifugio, 2 milioni per i centri di recupero degli uomini maltrattanti, 3 milioni per la certificazione di parità di genere nelle imprese, 15 milioni in tre anni per i test genomici anti-cancro, 5 milioni per la fibromialgia.

Ci sono poi 120 milioni nel triennio 2022-24 per il supporto psicologico anti-Covid nelle scuole, altri 2 milioni per gli studenti universitari fuori sede, 5 milioni per il co-housing per anziani, 10 milioni di aiuti a ceramica e vetro artigianali, 10 milioni per l’industria tessile di Prato. Niente Iva per il terzo settore e il mondo del volontariato fino al 2024.

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