Il quarto votoSe non si chiuderà domani sul Quirinale aumenterà il distacco degli italiani dalla politica, dice Maurizio Lupi

Il presidente di Noi con l'Italia spiega che con la scelta di astenersi il centrodestra ha voluto dare il segnale che il dialogo deve andare avanti, ma «bisogna accelerare e infatti abbiamo chiesto una doppia votazione»

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Giornata di stallo totale finora, onorevole Maurizio Lupi. Sta andando in scena un gioco al massacro, ognuno dei poli sta bocciando i candidati dell’altro polo.
Non c’è nessun gioco al massacro e non è vero che uno boccia l’altro. C’è una ricerca a trovare un nome condiviso che vada bene a tutti. Da parte del centrodestra non c’è nessuna rigidità, infatti con la scelta di astenerci abbiamo voluto dare il segnale che il dialogo deve andare avanti.

Ma questo non lo dite tutti da tre giorni?
Io so che si sta lavorando a una soluzione, ma penso anch’io che bisogna accelerare e infatti abbiamo chiesto per domani una doppia votazione.

Ma a chi tocca sbloccare la situazione?
Noi abbiamo dato mandato a Matteo Salvini, che sta conducendo i suoi colloqui.

Però Salvini sta bruciando tutti i nomi.
Salvini sta dialogando con tutti, questo è un fatto. Dopodiché sono tutti in campo.

Anche Casini?
Sì, Casini come tutti gli altri nomi che si sono fatti.

Oggi ha forte Elisabetta Belloni. Lei che ne pensa?
È un nome autorevolissimo, come quello della Casellati e di tanti altri.

Domani si chiude?
Se non si chiude aumenterebbe ancora di più il distacco degli italiani dalla politica.

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