L’ambasciata russa ha inviato una lettera formale agli Stati Uniti per mettersi in contatto per la «questione urgente relativa alla terribile situazione umanitaria in Ucraina». La rappresentanza del Canada alle Nazioni Unite ha pubblicato su Twitter una nuova versione con una serie di correzioni in rosso per smascherare la propaganda del Cremlino. Per esempio, quando nella lettera i russi si dicono «preoccupati per il deterioramento» della guerra in Ucraina, i canadesi hanno aggiunto «di cui siamo la prima causa».
L’unico modo per ridurre le conseguenze umanitarie per la popolazione civile ucraina è, secondo i russi, «una chiara richiesta da parte del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a tutte le parti interessate di osservare rigorosamente il diritto umanitario internazionale». Il Canada corregge l’ultima frase «l’unico modo per farlo è una chiara richiesta […] di porre fine alla guerra di aggressione illegale e di cessare le ostilità da parte della Russia, osservando rigorosamente il diritto umanitario internazionale».
Thank you @RussiaUN for your letter dated March 16.
Please see our suggested edits below. #StandWithUkraine #RespectTheCharter pic.twitter.com/0M663R0tUW
— Canada Mission UN #StandWithUkraine 🇺🇦 (@CanadaUN) March 17, 2022
La Federazione russa afferma di aver «proposto al consiglio di sicurezza un progetto di risoluzione orientato all’azione, depoliticizzato ed equilibrato, che pone uguali richieste a tutte le parti interessate». Il Canada non è della stessa opinione, definisce il progetto «assolutamente vile e ridicolo» e sostiene che «implicitamente copre la guerra di aggressione e viola del diritto internazionale».
I russi si dicono preoccupati per la protezione di «donne e bambini». Ma i canadesi a lato commentano con una domanda retorica «come si spiegano i bombardamenti di un reparto maternità e la distruzione di oltre 200 scuole?»
Dopo una serie di frasi barrate e corrette in rosso, il documento si conclude con la richiesta russa di «sostenere e co-sponsorizzare la bozza».
A questo finale i destinatari della lettera suggeriscono un’alternativa: «nel chiederti di co-sponsorizzare questa ridicola risoluzione […], probabilmente in violazione degli stessi scopi e principi della Carta, vogliamo che tu sappia quanto poco ci importi della vita umana che abbiamo distrutto in Ucraina, di quanto disprezzo abbiamo per voi, membri delle Nazioni Unite, e per l’intera istituzione”. E propongono di concludere “quindi, se siete d’accordo con tutto questo, e volete darci una copertura implicita alla guerra di aggressione illegale della Russia in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, per favore co-sponsorizzate la nostra risoluzione. Lo apprezzeremmo davvero».