Le regole da maggioStop alle mascherine e al Green Pass per lavorare, ma la Ffp2 ci servirà ancora

Due ordinanze firmate da Speranza. Molte delle restrizioni per combattere il Covid-19 non saranno più in vigore. Ma per viaggiare, salire sui mezzi pubblici e andare al cinema o a teatro serviranno ancora i dispositivi di protezione

Cecilia Fabiano/ LaPresse

Per viaggiare, salire sui mezzi pubblici e andare al cinema o a teatro servirà ancora la mascherina Ffp2. In tutti gli altri luoghi sarà soltanto «raccomandata». Anche per andare in ufficio.

Dal 1 maggio – come spiega il Corriere – molte delle restrizioni per combattere il Covid-19 non saranno più in vigore, in base alle due ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Non bisognerà più esibire il Green Pass, tranne che nelle strutture sanitarie, e non sarà più necessario il modulo Passenger locator form per chi arriva nel nostro Paese dall’estero, come sollecitato dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. L’ingresso in Italia sarà completamente libero.

Ma l’alto numero di contagi e di vittime convince il governo a conservare ancora «un elemento di precauzione e cautela», che Speranza ritiene «necessario». Al punto da raccomandare ai cittadini di usare la mascherina «in tutte le occasioni in cui ci possono essere rischi di contagio».

Ma le due ordinanze firmate dallo stesso Speranza confermano le riaperture in «coerenza con la responsabilità dimostrata dagli italiani». Il ministro ha prorogato fino al 15 giugno l’obbligo di mascherina in alcuni luoghi chiusi ritenuti maggiormente a rischio. Mentre a scuola è previsto che i ragazzi utilizzino la mascherina fino alla fine dell’anno scolastico.

Per il settore privato sono in vigore i protocolli firmati con i sindacati e con Confindustria. Per il settore pubblico, il ministro Renato Brunetta sta preparando un’ordinanza con cui chiederà alle amministrazioni pubbliche di «usare il buon senso» e applicare le regole di prevenzione sanitaria sulla base del rischio di contagio e delle condizioni ambientali. Vale a dire che dove si possono tenere le finestre aperte e rispettare le distanze la mascherina potrà non essere obbligatoria, mentre potrebbe essere richiesta per gli impiegati a contatto con il pubblico.

Fino al 15 giugno 2022 per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi sportivi e le competizioni che si svolgono al chiuso, la mascherina rimane obbligatoria. Idem su aerei, navi, traghetti, treni e pullman. Non saranno invece più obbligatorie le mascherine in discoteca.

Dal 1 maggio la certificazione verde resterà per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione, ma non sarà più obbligatoria nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei negozi, nei bar e ristoranti, sui mezzi di trasporto, in mense e catering, cinema e teatri, a concerti, eventi sportivi, convegni e congressi, in centri benessere, centri culturali, sociali e ricreativi, concorsi, sale gioco, feste e discoteche. L’unica eccezione riguarda «gli esercenti le professioni sanitarie dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa».

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