Democrazia fragileOltre il 60% dei cittadini europei teme l’imperialismo di Mosca e Pechino

La Stampa anticipa i risultati di un sondaggio che sarà presentato oggi in Senato dal segretario del Partito democratico Enrico Letta insieme alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni

(Pixabay)

Davanti all’avanzata dell’alleanza tra Russia e Cina, gli europei temono per la tenuta delle democrazie. La Stampa anticipa i risultati di uno studio che sarà presentato oggi in Senato dal segretario del Partito democratico Enrico Letta insieme alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Il sondaggio, diretto dalla professoressa Dominique Reynie, docente di Sciences Po, dice che il 60% dei cittadini europei teme l’imperialismo cinese, il 52% quello russo, il 37% quello turco. Se poi si guarda alle medie dei 27 Paesi europei, la Cina è al 65%, la Russia al 61%. E attenzione, spiega La Stampa, questi sono dati di gennaio 2022, prima che Vladimir Putin desse il via all’invasione dell’Ucraina. Ora, probabilmente, le cifre potrebbero essere ancora superiori.

Il polso delle diverse opinioni pubbliche nei Paesi a regime democratico viene sondato con regolarità da diverse fondazioni: la tedesca Fondazione Adenauer, la americana International Republican Institute, la francese Fondazione per l’innovazione politica. Dalle risposte di 47 mila persone in ben 55 Paesi di tutto il mondo, accomunati dal sistema democratico, si nota come le paure crescono. C’era già stato un sondaggio simile nel 2018, che si intitolava «Democrazie sotto pressione». Quel lavoro è stato ripetuto con «Libertà a rischio: la sfida del secolo», che sarà presentato oggi. E gli indici sono tutti schizzati.

Gli autoritarismi non troppo lontani dai confini di casa diventano sempre più inquietanti per le opinioni pubbliche democratiche. La Russia alla fine del 2021 spaventava il 58% di italiani; la media nei Paesi della Ue era al 61%. A influenzare i dati, spesso è la posizione geografica. I timori più accentuati erano tra i popoli più vicini della Russia: i baltici attorno al 70%, i polacchi al 75%. I più spaventati dell’atteggiamento russo erano il 77% dei finlandesi o dei kosovari, il 78% degli inglesi, l’81% degli olandesi e l’82% dei georgiani. Gli ucraini erano solo al 69%.

Per quanto riguarda la Cina, in Europa la paura che incute Pechino è esplosa negli ultimi anni, passando dal 44% del 2018 al 65% di 2021. In Olanda, in particolare, si è passati da un modesto 37% al picco del 75% di cittadini che temono l’imperialismo di Xi Jinping.

Con la fine della amministrazione Trump e il passaggio della Casa Bianca nelle mani di Joe Biden, è invece migliorata la percezione che i cittadini delle democrazie hanno degli Stati Uniti: nei Paesi dell’Unione europea si passa da un 63% che ha paura delle scelte americane (2018) all’attuale 31% (2021). In Italia, in particolare, si è scesi dal 58% al 28% di timorosi nei confronti di Washington.

L’incontro nel quale il rapporto sarà presentato per la prima volta in Italia è promosso dalla Fondazione FareFuturo, presieduta da Adolfo Urso, e dall’Iri, International Republican Institute. «Mai come adesso la libertà e la democrazia in Europa, e più in generale in Occidente, sono state così sotto pressione dalla caduta del Muro di Berlino. E l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe – si legge nella nota di presentazione dell’appuntamento – ha evidenziato la profondità del pericolo che si palesa dinanzi alle democrazie. In questi ultimi anni le tensioni e le contrapposizioni tra Stati democratici e regimi autoritari sono diventati il carattere distintivo delle relazioni internazionali».

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter