Appello liberal per tre SìPerché il 12 giugno dobbiamo votare a favore dei referendum sulla giustizia

Il quesito più importante riguarda la drastica riduzione della possibilità di passare dal ruolo di giudice a quello di accusatore (scheda gialla). Ma conta anche quello sulla valutazione dei magistrati (scheda grigia) rappresenta un importante passo in avanti. I primi firmatari e la raccolta adesioni

di Element 5 da Unsplash

In questi mesi il Parlamento sta facendo un lavoro positivo in materia di giustizia. Una partecipazione consapevole dei cittadini nel referendum, raggiungendo il quorum o avvicinandosi ad esso, può aiutare questo percorso.

In particolare la riforma in itinere interviene con un indirizzo giusto su tre aspetti che si sovrappongono ai quesiti referendari.
Quello che riteniamo più importante come posizionamento politico-culturale è il quesito che porta alla drastica riduzione della possibilità di passare dal ruolo di giudice a quello di accusatore, da quattro ad uno solo. Il quesito referendario va oltre e propone di azzerare i passaggi e quindi non dovrebbe essere superato neanche dall’entrata in vigore della riforma.
SI TRATTA DEL QUESITO NUMERO 3 – SCHEDA GIALLA

Tutto ciò che contribuisce, in coerenza con la riforma costituzionale del 1999 sul giusto processo che parla di “giudice terzo”, a distinguere e separare rigorosamente giudizio e accusa è da accogliere positivamente. La confusione tra i ruoli è alla base di squilibri dentro l’ordine giudiziario e nel rapporto tra i poteri. Un sistema di impostazione democratico-liberale esige questo cambiamento.

Non convincono minimamente le critiche che paventano come effetto collaterale una possibile dipendenza dell’accusatore dal potere esecutivo né la segnalazione statistica dei pochi casi effettivi in cui ci si sposta di ruolo. Quello che conta e che influisce sulla struttura del sistema è la possibilità del passaggio di ruolo che fa perdere il senso delle distinzioni e che altera quindi l’equilibrio tra accusa e difesa.

Molto significativo e positivo è anche il quesito che rompe un sistema autoreferenziale di valutazione dei magistrati: al di là delle differenze tecniche tra quello della riforma (che è solo una norma di delega, non immediatamente precettiva e che per questo non supera il referendum), far valutare i magistrati anche da altri è un passaggio importante di responsabilizzazione per quello che è un servizio pubblico di rendimento oggi largamente inadeguato.
SI TRATTA DEL QUESITO NUMERO 4– SCHEDA GRIGIA

Positivo anche se minimale è il quesito sul sistema elettorale del Csm, l’unico che invece cadrebbe in caso di approvazione parlamentare della riforma perché tende a ridimensionare il peso delle correnti della magistratura.
SI TRATTA DEL QUESITO NUMERO 5 – SCHEDA VERDE

Primi firmatari

Massimo Adinolfi
Marco Bentivogli
Monica Colombera
Giovanni Cominelli
Francesco Cundari
Alberto De Bernardi
Luca Diotallevi
Elisa Filippi
Mario Lavia
Claudia Mancina
Enrico Morando
Alessandro Maran
Massimo Negarville
Magda Negri
Carmelo Palma
Claudio Petruccioli
Mario Raffaelli
Christian Rocca
Mario Rodriguez
Michele Salvati
Sergio Scalpelli
Giorgio Tonini

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Hanno aderito:

  1. Silvana Agueci
  2. Claudio Alberti
  3. Stefania Aleni
  4. Aldo Amoretti
  5. Francesco Andronico
  6. Gian Luigi Bacchilega
  7. Mariano Bertoldi
  8. Ranieri Bizzarri
  9. Enrico Bono
  10. Carla Borghi
  11. Giammarco Brenelli
  12. Adriano Buoso
  13. Mauro Caliendo
  14. Federico Cancarini
  15. Pino Cardente
  16. Carmine Naccari Carlizzi
  17. Francesco Caroli
  18. Luigi Cesaria
  19. Alessandro Cherubini
  20. Franca Chiaromonte
  21. Sandro Corsi
  22. Nicolino Corrado
  23. Salvatore Curreri
  24. Franco Debenedetti
  25. Marco Di Maio
  26. Pietro Di Girolamo
  27. Mario Di Zenobio
  28. Ada Lucia De Cesaris
  29. Toni Fabbroni
  30. Marco Faustinelli
  31. Paolo Ferioli
  32. Carlo Fusaro
  33. Flavio Gabbarini
  34. Adriana Galli
  35. Giampaolo Galli
  36. Diego Gavagnin
  37. Giorgio Gandini
  38. Paolo Giaretta
  39. Simone Giglioli
  40. Giovanni Giorgi
  41. Pietro Giordano
  42. Giancarlo Gironi
  43. Giampaolo Gorini
  44. Berardo Impegno
  45. Stefania Irti
  46. Alfonso Lavanna
  47. Silvano Lombardo
  48. Franco Lucia
  49. Aurelio Mancuso
  50. Antonio Miazzo
  51. Umberto Minopoli
  52. Guido S. Mondino
  53. Gaetano Monica
  54. Alessia Morani
  55. Giovanna Nuvoletti
  56. Gennaro Orefice
  57. Alessandro Pagano
  58. Graziella Pagano
  59. Sara Paolo
  60. Giorgio Panizzi
  61. Salvatore Paolillo
  62. Alfonso Pascale
  63. Raffaella Petrilli
  64. Franco Piazza
  65. Anna Maria Poggi
  66. Iuri Maria Prado
  67. Umberto Ranieri
  68. Massimo Reho
  69. Silvio Rezzano
  70. Carlo Rognoni
  71. Giuliana Sabadini
  72. Pietro Salinari
  73. Lucio Salis
  74. Graciela Cesari Secchi
  75. Tiziana Serrani
  76. Federico Solimena
  77. Sergio Staino
  78. Roberto Tagliavia
  79. Francesco Tempestini
  80. Aldo Torchiaro
  81. Francesco Tortorella
  82. Massimo Ungaro
  83. Giorgio Vascotto
  84. Nadia Ventura
  85. Gianni Vernetti
  86. Giovanni Venier
  87. Giuseppe P. Viganò
  88. Fabrizio Vitali
  89. Clarice Zani
  90. Giovanni Zurlini

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