A Londra c’è quello dell’architetta irachena Zaha Hadid, uno spazio immenso e avveniristico il cui design si ispira al movimento dell’acqua. A Barcellona c’è l’edificio di Borja, Carlos e Lucía Ferrater dello studio OAB: lo si nota dalla strada per via della sua facciata che risplende di luce, solida di giorno e liquida la notte.
A Madrid pare di stare in una galleria d’arte: lo spagnolo Carlos Lamela ha progettato un ambiente interattivo, dove quella con i prodotti è anzitutto un’esperienza da farsi nel segno dell’emozione. E ancora Lisbona, in un palazzetto neoclassico trasformato in un avvincente polo culturale da Ferruz Studio; Pechino, con il fondatore di MAD Architects, il cinese Ma Yansong, e infine Shanghai. Qui il designer Francesc Rifé ha creato uno spazio poetico che gioca con tutti gli stati dell’acqua.
Nelle Roca Galleries non si vendono solo prodotti. Certo, ci sono le collezioni che di stagione in stagione si susseguono. Come la più recente Ona, che in catalano significa “onda” e le cui forme – morbide, smussate – sono ispirate dal Mar Mediterraneo. Ma i flagship store di Roca – marchio che in Spagna è diventato sinonimo di bagno e che negli altri Paesi sta acquistando sempre più credito – sono anzitutto luoghi di incontro per architetti, designer e interior decorator, piattaforme multidisciplinari votate al dialogo e al confronto, dove si interpretano le tendenze dell’oggi e si modellano i desideri di domani. Mostre, conferenze, dibattiti e altre attività coinvolgono tanto i professionisti del settore quanto il pubblico in generale. La sostenibilità – ça va sans dire – è uno dei temi cardine.
Che oggi i marchi non vendano semplicemente merci ma promuovano valori, aggregando persone attorno a essi, non è una novità. Roca, azienda fondata in Spagna più di cento anni fa, accoglie la sfida con i suoi edifici scenografici e il ricco palinsesto di eventi – non ultimo l’One day design challenge, che ogni anno in diverse città del mondo invita studenti e giovani progettisti a creare in un solo giorno prodotti per il bagno originali e innovativi.
La cultura dell’acqua è al centro di tutti gli 84 stabilimenti che riforniscono più di 170 Paesi, sparsi soprattutto in Europa, America Latina, India e Russia, ma anche in Cina e nel resto dell’Asia, in Medio Oriente, Australia e Africa.
Dalla produzione alla logistica, Roca si impegna a promuovere la consapevolezza che le risorse del pianeta non sono illimitate (o che non c’è un «pianeta B», per dirla con il ricercatore e scrittore inglese Mike Berners-Lee). L’acqua è un bene prezioso che va tutelato eliminandone lo spreco. Non solo: la linea Ona, risultato della collaborazione tra il Roca Design Center, Noa Design Studio e Benedito Design, è realizzata in Fineceramic, una tecnologia che permette di ridurre spessore e peso dei pezzi per ottimizzarne cottura e trasporto, abbattendo le emissioni di Co2.
Come ha dichiarato Marc Viardot, Direttore marketing e design del Gruppo Roca: «Vogliamo impegnarci per trovare le migliori risposte a tutte le nuove sfide che si presentano, con l’ambizione di rendere ogni progetto il più adatto al mondo di oggi».