Dieci anni dal «whatever it takes»La Bce verso lo scudo anti-spread e un aumento dei tassi di 50 punti base

Oggi e domani si riunisce a Francoforte il consiglio dei governatori dell’Eurotower che dovrà decidere sul primo rialzo in oltre un decennio. Pronto il meccanismo “anti-frammentazione”, di cui andranno però stabilite le condizionalità. E la crisi italiana agita i falchi del Nord

(La Presse)

La Banca centrale europea sarebbe pronta ad approvare un rialzo dei tassi ufficiali anche doppio, ovvero 50 punti base e non più solo 25. Oltre all’annuncio di uno scudo anti-spread. Oggi e domani si riunisce a Francoforte il consiglio dei governatori della Bce che dovrà decidere sul primo rialzo dei tassi d’interesse in oltre un decennio per contrastare un’inflazione nell’area euro all’8,6% a giugno.

Ma, come spiega Repubblica, nella riunione non passerà inosservata la crisi di governo italiana, che nelle ultime ore ha alimentato il malumore dei falchi nordici — non intenzionati a farsi mettere sotto pressione da un eventuale spread italiano in aumento. Anche l’euro, scivolato negli ultimi giorni sotto al dollaro, è una freccia in più all’arco dei “rialzisti” che spingono dietro le quinte per un aumento dei costo del denaro più robusto.

Il cosiddetto scudo anti-spread Tpm, “Transmission protection mechanism”, è immaginato come un meccanismo “anti-frammentazione” tra gli Stati. Ma è ancora in via di definizione, soprattutto sul fronte dei criteri che lo faranno scattare. Tutti i governatori sono d’accordo che il nuovo scudo dovrà avere determinate condizionalità.

Esclusa, almeno per il momento, qualsiasi ipotesi che lo scudo si attivi con una certa soglia di spread. Il mandato proibisce alla Bce di abbassare lo spread di un Paese in difficoltà. Ecco perché servirà stabilire più di una condizionalità per far scattare l’intervento. Forse potrebbero essere legate anche alle raccomandazioni della Commissione Ue sui Paesi. Al Paese aiutato verrebbe richiesto di rispettare i vincoli del Patto di stabilità e non sarà protetto dallo scudo chi entrerà in una procedura di infrazione per deficit eccessivo – ipotizza Il Sole 24 Ore. Altro requisito potrebbe essere il raggiungimento degli obiettivi del Piano di ripresa e resilienza.

La Bce prenderà domani decisioni di portata storica. Ma è ancora presto per capire come finirà quella che si annuncia come una delle più drammatiche riunioni della storia di Francoforte, a dieci anni dal “whatever it takes” di Mario Draghi.

 

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