La premier britannica Liz Truss si è dimessa. Appena sei settimane dopo essere entrata in carica, la nuova inquilina del 10 di Downing Street ha annunciato le dimissioni. Si tratta del Primo Ministro meno longevo della storia britannica.
«Non posso rispettare il mandato per il quale sono stata eletta dal Partito Conservatore», ha detto Truss, affermando di aver assunto la premiership con «una visione per un’economia a bassa tassazione e ad alta crescita, che sarebbe stata avvantaggiata dalle libertà della Brexit». Truss ha detto che il suo successore sarà scelto all’interno del Partito Conservatore nel giro di una settimana: «Questo assicurerà che rimaniamo in grado di consegnare il nostro piano fiscale e mantenere la stabilità economica della nazione» ha aggiunto.
Gran parte dei membri del Partito Conservatore aveva ritirato il proprio sostegno al capo dell’esecutivo, tra cui due dei suoi ministri chiave. Le sue dimissioni sono arrivate dopo 45 giorni di carica entro i quali il suo piano economico aveva finito con il causare il crollo del mercato e della sterlina. Il cosiddetto mini-budget prometteva il più importante taglio delle tasse dal 1972, che sostanzialmente si sarebbe ripagato da solo attraverso un improbabile boom economico. La reazione internazionale è stata catastrofica, e la moneta ha raggiunto il suo valore più basso di sempre rispetto al dollaro.
La crisi del mercato ha fornito una potente motivazione alla grande quantità di critici nel sui partito, che non l’avevano mai accettata come leader, e ha portato al più sorprendente dietro-front della storia politica britannica, ovvero il ritiro del piano economico di Truss da parte del nuovo cancelliere Jeremy Hunt.
Non è ancora chiaro, almeno per ora, chi sostituirà la premier uscente.