La solita pasticceria, il ristorante sulla bocca di tutti, l’indirizzo che sembra segreto, ma poi, giunti lì, un’ora di coda. Emozionarsi per qualcosa di inedito è sempre più difficile: il mondo va più veloce di quanto noi stessi riusciamo ad andare, ma non smettiamo di vivere nella speranza di fare nuove scoperte, soddisfacendo quel desiderio di sorpresa che è innato dell’essere umano. Ma ogni giorno ci svegliamo e sappiamo che dovremo correre più veloce dell’influencer del momento per scovare qualcosa di nuovo e valido.
Abbiamo stilato qui un elenco di cose un po’ fuori dai giri. Ma non seguitelo alla lettera, è solo uno stimolo per spingervi a trovare i vostri. Fateci sapere come va!
Un bicchiere e un panino a Vasto
Anche i luoghi gastronomici più famosi, in Abruzzo, sono sempre delle sorprese. È un po’ il fascino di questa regione, che non è facilissima da raggiungere e che continua a parlare senza artifizi della propria identità. Che siano ristoranti stellati o arrosticini in trattoria, qualsiasi cosa fatta qui sarà vissuta con l’emozione di qualcosa di esclusivo. Lo stesso per la Drogheria Buonconsiglio, una vineria con cucina dove ogni prodotto non è per nulla lasciato al caso. Vini naturali, birre artigianali – e non solo – in un locale per amanti del buon bere e del buon mangiare. A proposito di mangiare, la selezione di prodotti è impeccabile: ci si ritrova a mordere panini farciti con mortadella artigianale, ottima ventricina – il tipico salume d’Abruzzo – o delizioso pastrami. È un locale piccolo, nel cuore del centro storico di Vasto, che a stento contiene tutto il calore e la competenza di Stefano, uno dei più bravi osti che ognuno di noi spera di incontrare, in quelle sere in cui non sai cosa vuoi bere o mangiare, ma sai che hai solo voglia sentirti felice mentre lo fai.
Una cena a casa, ma non a casa
Ammettiamolo, non siamo mai contenti. Il nuovo sentimento nelle nostre serate, magari dei nostri weekend, è affollato di sensazioni contrastanti come la voglia di stare in casa mista alla necessità di fare qualcosa, di evadere. Netflix non basta, cucinare piatti speciali non ci va, uscire per andare al ristorante sembra una tortura.
C’è una soluzione e si chiama Lorenzo Cogo Social Club. Certo, vi toccherà prendere l’auto e arrivare a Schio (Vi), ma l’esperienza è piuttosto unica: mangiare a casa dello chef. Cucina lui, ovviamente!
Cogo, giovane chef del ristorante stellato El Coq, ha architettato un nuovo modo di mangiare fuori: un’esperienza gastronomica attenta, fatta di un percorso degustazione a sorpresa associato ai piaceri della dimensione quasi domestica, dove la convivialità è di chiacchiere tra amici a tavola, ma anche di videogames, musica e persino biliardino. Ma non mancano le selezioni di vini e distillati. Insomma, è il perfetto match tra la casa ben fatta di amici simpatici – con tanto di terrazza, bbq e piscina, oltre che una sala molto accogliente – e il ristorante in cui lo chef ama prendersi cura dei suoi clienti. In assoluto, un’occasione conviviale e di buon cibo da organizzare in compagnia di un gruppo di amici. Per organizzare una cena, basta prenotare direttamente sul sito.
Un panettone a Barcellona
Nel caos piacevole della metropoli spagnola sul Mar Mediterraneo continuano a nascere ed evolversi angoli di ricerca gastronomia interessanti. Tra i tanti, vince il lievitato di Pa de Kilo, panetteria moderna gestita dallo chef Oswaldo Brito e Jordi Mestre, founder di Nomad Coffee Lab&Shop (altra realtà eccellente dedicata agli specialty coffee). Entrare da Pa de Kilo è come mettere piede in una vecchia panetteria della provincia italiana: pavimenti in graniglia, piastrelle bianche, attrezzi a vista e forno a gas. Una chicca che fa venire voglia di pane e focaccia anche solo passandoci davanti.
Tante proposte salate, quanto le dolci, ma la vera chicca di questa stagione è il panettone. Proprio all’insegna di una continua ricerca, la panetteria spagnola ha ingaggiato la panificatrice Aurora Zancanaro del panificio Le Polveri di Milano, per una consulenza dedicata al dolce lievitato del Natale italiano per eccellenza. Avvisate gli amici che vivono a Barcellona o, se passate per Carrer del Dr. Dou 12, lasciatevi trasportare dal profumo di lievitato appena sfornato.
Una sfogliatina a Venezia
Di indirizzi dove mangiare bene a Venezia non siamo mai stanchi. È una città bellissima ma anche difficile. Bacari, ristoranti e caffetterie sono ovunque, ma trovare proposte realmente buone e non turistiche è un’ardua impresa. Ecco perché segnalare qualcosa di buono a Venezia vale doppio.
Non un ristorante, non una pizzeria, ma una piccola panetteria gestita con tanta gentilezza. A fare sfoggio in vetrina gli ottimi tranci di pizza e una pasticceria fatta di paste con crema e dolci veneziani come il pan dei dogi. Ma trascurate tutto e concentratevi sulle loro sfogliatine glassate, preparate artigianalmente: una sfoglia friabilissima che si scontra con la croccantezza della glassa, piuttosto spessa. Sfogliatine mica come quelle di Matilde Vincenzi! Non sappiamo più come passare per Venezia senza fare un salto in fondo a via Garibaldi in un posto che non ha un nome se non Pasticceria Panificio, così dice la tenda color acquamarina posta sopra la vetrina con ingresso. Non aspettatevi nulla di più che un normale panificio, ma con le sfogliatine più buone mai provate.
Una notte al museo
Una mostra permanente dove incontrare opere di Damien Hirst o Arnaldo Pomodoro, ma al contempo un hotel, una Spa e un ristorante stellato. Tutto senza muoversi da Corrubbio, una frazione di San Pietro in Cariano (Vr), in quello che è il centro della Valpolicella. Il Byblos Art Hotel è una eclettica raccolta d’arte contemporanea all’interno di una struttura del Cinquecento diventata struttura alberghiera grazie alla famiglia Facchini, proprietari del fashion brand Byblos.
All’interno, il Ristorante Amistà – una Stella Michelin – sotto la guida dello Chef Mattia Bianchi che propone un menu in cui emerge l’attenzione per il territorio, attraverso la scelta di ingredienti locali che vanno a formare piatti fine dining arricchiti dalle aromatiche presenti nel giardino botanico dell’hotel. Anche in sala non mancano le opere d’arte, mentre in estate si può approfittare del nuovo garden restaurant, il bistrot con cucina fronte piscina. Panorama sulle vigne della Valpolicella e passeggiate nel bucolico giardino intorno alla struttura. Questo posto è ideale e per una fuga di ventiquattr’ore per gli amanti del lusso che non si nasconde.