Non possiamo non essere felici e non complimentarci in prima persona per il ristorante Fuoco Sacro del Petra Segreta resort, insignito pochi giorni fa del primo macaron in Franciacorta. La Rossa Michelin – così viene chiamata dagli addetti ai lavori – è ancora oggi una guida che nonostante il suo potere diviso, sposta effettivamente le economie e la fama di un’insegna. Questo nuovo progetto firmato con grande entusiasmo dal giovane Enrico Bartolini e dello chef nonché patron della struttura Luigi Bergeretto è stato inaugurato quest’estate e ha già raggiunto un grande traguardo.
Appena fuori il magico borgo di San Pantaleo, immerso nella campagna e con un affaccio incredibile sul Golfo della Maddalena, il Petra Segreta è un boutique hotel con Spa a conduzione pressoché familiare. Luigi arrivò in questo sito quando ancora non c’era nulla e anzi « […] mi chiamò mio marito dicendo che aveva trovato questo terreno incredibile che all’epoca si raggiungeva solo con una strada bianca (la classica strada isolana stretta e non asfaltata). Parliamo del 2008, diversi anni fa ormai, tanto che mi sembrò totalmente una follia ipotizzare un progetto di ospitalità in un luogo così isolato ma il tempo e il lavoro costante ci hanno dato ragione» ci confida Rosella Marchese moglie dello chef, architetto e designer della struttura.
Il Petra Segreta è oggi l’unico Relais & Chateaux della Sardegna con 25 camere e suite ispirate agli stazzi galluresi e immerse nella macchia mediterranea. Dieci camere godono di una piscina riscaldata privata e uno spazio all’aperto dove poter soggiornare grande privacy e godere del relax di colazioni, pranzi e momenti di puro ozio estivo.
Il Fuoco Sacro è il ristorante d’autore della struttura, con pochi intimi tavoli a luce soffusa e un progetto di cucina che da quest’anno ha visto l’intervento di Enrico Bartolini in una ri-progettazione totale. A partire dagli elementi che riempiono la tavola e accompagnano durante il servizio (ceramiche francesi, posateria, tovagliato) fino ad un’idea di menu che ripercorre l’approccio sinora portato avanti dallo chef Bergeretto ma con un punto di vista rinnovato. Uno sguardo sempre rivolto al territorio, salvaguardando sia le referenze di mare che di terra, giocando sull’eleganza del vegetale, l’equilibrio di sapori, la pulizia del servizio.
Il menu alla carta ha poche referenze ma tutte molto rappresentative: dall’astice blu al vapore alla zuppa di aragosta locale, da una battuta di manzo al curry (comfort food per la significativa portata di clienti stranieri in vacanza), dal branzino di Cabras all’agnello arrosto. Tra i primi, una referenza rende omaggio alla costa grazie alle linguine con limone nero, crudo di gamberi e bottarga mentre il risotto alla zafferano con peperone speziato, animelle ed erbe fa da contraltare carnivoro. Rossella e Luigi sono sempre presenti e insieme a loro un personale di sala particolarmente giovane e già sensibilmente affezionato al progetto nonostante la sua stagionalità. A completare l’esperienza di una serata c’è una proposta di miscelazione tradizionale ma affidabile che potrà accompagnare un aperitivo al tramonto prima di cena o regalarvi una bevuta più da meditazione dopo pasto. Un luogo, il Fuoco Sacro, e un progetto, il Petra Segreta, che costituiscono un unicum per l’isola, un’oasi di grande charme totalmente immersa nella natura, lontana dai centri più caotici del turismo e permeata da un calore umano non indifferente. Alla prossima estate!