Città d’arte e di gusto, qui si odono risuonare i passi più importanti della letteratura, ma anche i battiti nuovi della sua rinascita culturale. «Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita», diceva Stendhal.
Le attività
Tutto qui spira grandezza, gusto, umanità, purezza, e bellezza: non vi resta che da perdervi tra le viuzze e i ponti di questa città guardata da un lato da Fiesole e dall’altro da Bellosguardo.
Grotta Giusti – il mistero di una grotta termale in un parco secolare a pochi km da Firenze. Dopo la spa, un corso su erbe e botaniche per realizzare il cocktail personalizzato.
25hours San Paolino – Paola Navone si è ispirata per il design dell’hotel al capolavoro di Dante. Si può scegliere se soggiornare all’inferno o al paradiso. E se ascoltare vinili o giocare a biliardo.
Atelier de’ Nerli – il menu è interessante quanto la sua estetica, dove tutti i complementi d’arredo sono acquistabili, in quanto prodotti dalle botteghe del quartiere di San Frediano.
Numeroventi – residenza d’artista, spazio per mostre e hotel, con 5 appartamenti nel cinquecentesco Palazzo Galli Tassi. Gli arredi sono creati dagli artisti per un’experience dégagée.
Ditta Artigianale – Non solo a Napoli si beve un ottimo caffè. Al secret bar in via dei Neri, nato come roastery da un’idea di Francesco Sanapo, si vive l’esperienza della torrefazione doc.
Il quartiere: Manifattura Tabacchi
La Manifattura Tabacchi sperimenta in 16 edifici l’idea della Cité Radieuse di Le Corbusier. Aree per il co-working, atelier, ristoranti, giardini pensili, negozi, scuole e appartamenti: un intero quartiere, un microcosmo che ha preso vita in un’area da tempo abbandonata, e che oggi si candida a essere uno dei più interessanti progetti italiani di rigenerazione urbana. All’interno di Manifattura Tabacchi, antica fabbrica che produceva sigari e sigarette nel quartiere Cascine, oggi si respira un’aria nuova, che punta a far riavvicinare il territorio urbano con la sua popolazione. Negli spazi della Factory prenderà vita anche il Nam – Not a Museum (luogo dedicato alla ricerca e alla sperimentazione di arti contemporanee), mentre sono già operativi diversi atelier di creativi locali, dall’interior design di Duccio Maria Gambi ai cappelli di Super Duper.