Ci sarà anche la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris a Monaco di Baviera. La numero due di Washington sarà al fianco di Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Rushi Sunak e altri capi di Stato e di governo alla Conferenza annuale sulla sicurezza che si tiene nella città tedesca. Ci sarà anche Wang Yi, capo della diplomazia cinese, attualmente impegnato in un tour di incontri in tutta Europa. A mancare sarà invece la Russia: per la prima volta in vent’anni non sono stati invitati rappresentanti di Mosca al vertice internazionale.
Discorso diverso per Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio avrebbe dovuto partecipare regolarmente alla conferenza, ma a causa della febbre – che ha già portato all’annullamento dell’incontro con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola in programma stamattina – non ci sarà. Sono ricomparsi i sintomi che già lunedì e martedì avevano costretto la leader di Fratelli d’Italia a rinviare i suoi impegni.
Sul tavolo i prossimi passi nel sostegno all’Ucraina, a pochi giorni dal primo anniversario dell’invasione russa, ma anche l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. I due Paesi scandinavi hanno cambiato posizione e atteggiamento rispetto all’Alleanza Atlantica da quando Mosca ha iniziato quella che definisce ancora «operazione speciale»: Helsinki e Stoccolma accettavano di essere partner non allineati, prima del 24 febbraio scorso, negli ultimi mesi, invece, si sono affrettati a chiedere l’adesione, fin qui ostacolata dalla Turchia – con Recep Tayyip Erdogan che in vista delle elezioni di giugno ha strumentalizzato la questione (grazie al potere di veto, serve l’unanimità per accogliere nuovi membri nel Patto atlantico) a causa dei militanti curdi in esilio nei Paesi del nord.
La conferenza riunirà circa quaranta capi di Stato e di governo, poi politici ed esperti di sicurezza di quasi cento Paesi. Oltre ai russi, non sono stati invitati anche rappresentanti dell’Iran, a causa della sanguinosa repressione delle proteste antigovernative messe in atto dalla Repubblica islamica a partire dallo scorso settembre.
Un anno fa i funzionari russi erano stati invitati ma avevano scelto di non partecipare alla conferenza, conclusa solo quattro giorni prima dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina.