Come si fa a incoraggiare lo sviluppo del savoir-faire italiano, rappresentato da settemila artigiani, e valorizzare la formazione di giovani talenti così da preservare queste competenze uniche che fanno del Made in Italy un unicum nel mondo? Per dare una risposta a questa domanda in maniera concreta nasce il premio Maestri d’Eccellenza, che vede il gruppo Lvmh affiancato da Fendi, Confartigianato e Camera della Moda. Il progetto ha lo scopo sia di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della trasmissione del savoir-faire italiano nell’industria del lusso, sia premiare chi della creatività ne fa uso quotidiano con ingegno e abilità. Alla presentazione sono intervenuti Alexandre Boquel, Direttore Métiers d’Excellence di Lvmh, Serge Brunschwig, Presidente e CEO di Fendi, Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana e Marco Granelli, Presidente Confartigianato.
«Questo premio ribadisce il legame tra il gruppo francese e l’Italia, dove sono presenti trentuno manifatture di Lvmh, per un totale di oltre 13mila addetti presenti sul territorio e un ecosistema di persone che lavorano per il lusso con noi. Quasi cinquemila aziende che interagiscono ogni giorno con il gruppo e oltre duecentomila persone in Italia impegnate nel lusso e nell’artigianato. Ci sono tanti cliché da far cadere su questo mestiere. Perché non si conoscono abbastanza queste arti e i giovani non vengono a contatto con chi potrebbe invogliarli a intraprendere un percorso di formazione in tal senso. Noi abbiamo contato 289 mestieri diversi del savoir-faire. Sono mestieri creativi, attenti alla sostenibilità. La filiera tecnica è in crescita e con questo premio intendiamo supportarla il più possibile», ha spiegato Boquel.
Al fine quindi di sensibilizzare i giovani nelle scuole italiane il 15 aprile partirà un tour da Firenze per raccontare il talento di quanti lavorano all’interno del gruppo. Un esempio? La collaborazione dell’artista Francesca Pasquali con LVMH, il cui lavoro mette in dialogo natura e artificio attraverso una riconnotazione del presente, tra materiali industriali riciclati, oggetti d’uso del quotidiano e natura viva, e l’artigiana Simona Iannini, talento del tombolo aquilano, una tecnica tradizionale di merletto del XV secolo, che terranno laboratori di sensibilizzazione all’arte e all’artigianato per giovani studenti durante questo tour in giro per l’Italia.
Secondo il Presidente Confartigianato Granelli: «Le imprese coinvolte in questo premio sono molte. 52mila le aziende sul territorio italiano che preservano il nostro “saper fare”. I nostri artigiani sono campioni del su misura, con la Francia siamo il baluardo che preserva creatività, qualità e sostenibilità in Europa e nel mondo. Siamo la Silicon valley europea, qui succede qualcosa di inimitabile. Insieme alla Francia abbiamo costruito un sistema di produzione e distribuzione unico al mondo. Facciamo in modo di rafforzarlo e non di indebolirlo». Tesi rafforzata da Serge Brunschwig, che ha ribadito l’importanza di avvicinare le nuove generazioni e i loro genitori ai mestieri dell’artigiano. «Già con le Journées Particulières il gruppo Lvmh ha aperto le porte degli atelier di Fendi, Loro Piana, Vuitton, Bulgari al pubblico e gli eventi sono sempre stati sold out. L’interesse quindi c’è. La gente ama vedere da vicino come nascono le nostre creazioni, grazie alla maestria degli artigiani e al pregio dei materiali utilizzati. Anche le scuole sono invitate, ma questo legame va rafforzato e questo premio va proprio in tale direzione».
Alla domanda su come si può quindi rafforzare questa intesa tra giovani e artigianato Brunschwig ha sfidato l’Italia a dare un nuovo nome alle scuole tecniche che spesso sono vittime dello stigma di “scuole di serie B”: «Chiamiamolo Liceo del Made in Italy!». Aggiunge poi Capasa, Presidente della Camera della Moda che «i ragazzi non conoscono il Made in Italy perché nessuno glielo insegna. Non lo vedono come una prospettiva. Bisognerebbe istituire nelle scuole un’ora di Made in Italy già alle medie. Inoltre per quel che riguarda la crescita nelle aziende bisogna capire che l’Italia ha una struttura capillare fatta di tante piccole realtà, ma i nostri distretti sono un unicum che ci rende flessibili, creativi e efficienti. Bisognerebbe digitalizzare i distretti ma ci stiamo lavorando».
Le tre categorie del premio hanno l’obiettivo di riconoscere diversi tipi di artigiani e artigiane:
– Maestro Artigiano d’Eccellenza: dedicato ad artigiani esperti che si sono contraddistinti per la qualità dei loro progetti, per il loro percorso professionale, per la strategia di sviluppo e la trasmissione di savoir-faire legati alla tradizione e al patrimonio italiano. Questo premio è rivolto a professionisti e aziende con almeno 5 anni di esperienza alle spalle.
– Maestro Artigiano Emergente d’Eccellenza: dedicato a talenti emergenti impegnati nell’artigianato e con un progetto promettente, creato almeno nei 5 anni precedenti all’iscrizione.
– Maestro dell’Innovazione d’Eccellenza: dedicato ad aziende e professionisti che si sono distinti per la loro capacità di innovazione, preservando conoscenze e competenze storiche e reinterpretandole in chiave moderna.
Ci si può candidare da oggi fino al 14 maggio prossimo sul sito, dopodiché inizierà la fase successiva, in cui saranno selezionati tre finalisti per ciascuna categoria, per un totale di nove. Entro il 31 luglio sarà effettuata la scelta, in vista della cerimonia finale prevista a Milano il prossimo settembre, in occasione della Milano Fashion Week. I vincitori si aggiudicheranno diecimila euro da reinvestire nella propria attività, l’esposizione mediatica e sessioni di mentoring da parte di professionisti della maison Fendi.