Nuovo pacchetto di aiutiGli Stati Uniti preparano l’invio di missili a lungo raggio per l’Ucraina

Tra munizioni, armi e scorte per ospedali da campo, Washington sta mettendo a punto nuove forniture per Kyjiv per oltre 2 miliardi di dollari. Anche Netanyhau considera la possibilità di fornire sostegno militare a Zelensky

(La Presse)

Gli Stati Uniti stanno preparando un pacchetto di aiuti per più di due miliardi di dollari che dovrebbe includere per la prima volta razzi a lungo raggio, così come altre munizioni e armi. Lo riferisce la Reuters, citando fonti dell’amministrazione americana. Gli aiuti in armi dovrebbero essere annunciati già questa settimana e dovrebbero includere anche attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni guidate di precisione e armi anticarro Javelin.

Una parte del nuovo pacchetto di aiuti, che dovrebbe essere di 1,725 ​​miliardi di dollari, dovrebbe provenire da un fondo noto come Ukraine Security Assistance Initiative (Usai), che consente all’amministrazione del presidente Joe Biden di ottenere armi dall’industria anziché dalle scorte di armi statunitensi. Alle armi si aggiunge anche una quantità significativa di attrezzature mediche, sufficienti per equipaggiare tre ospedali da campo.

Oltre ai fondi Usai, più di 400 milioni di dollari di aiuti dovrebbero arrivare dai fondi della Presidential Drawdown Authority, che consente al presidente di prelevare dalle casse statunitensi in caso di emergenza. Verranno inviati veicoli resistenti alle mine, sistemi di razzi a lancio multiplo guidati e munizioni.

 

La Casa Bianca ha rifiutato di commentare. Il contenuto e le dimensioni dei pacchetti di aiuti possono variare fino a quando non vengono firmati dal presidente. Dall’inizio dell’invasione russa del febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina circa 27,2 miliardi di dollari.

 

Intanto, anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di considerare la possibilità di fornire aiuti militari all’Ucraina e di essere disposto a fare da mediatore, in seguito alle richieste degli Stati Uniti di un coinvolgimento più attivo.

In un’intervista alla Cnn, è stato chiesto a Netanyahu se il suo Paese potrebbe fornire assistenza all’Ucraina, per esempio con il sistema Iron Dome, la tecnologia sostenuta dagli Stati Uniti che difende Israele dagli attacchi aerei e missilistici. «Lo sto certamente valutando», ha risposto il premier israeliano, che ha confermato il trasferimento di una scorta di artiglieria degli Stati Uniti verso Kyjiv.

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