«Il 24 febbraio, milioni di noi hanno fatto una scelta. Non una bandiera bianca, ma quella blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Resistere e combattere. È stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E quest’anno siamo rimasti invincibili. Sappiamo che il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria!». Così Volodymyr Zelensky ha commentato su Twitter il primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Sotto il messaggio di speranza e ottimismo pubblicato sul suo account scorre un video dal titolo “A year of tears”, un anno di lacrime, con le immagini più crude del conflitto iniziato nel 2022.
Intanto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha confermato che gli Stati Uniti daranno a Kyjiv altri due miliardi di dollari in aiuti militari e il presidente americano Joe Biden incontrerà Zelenksy e i leader dei paesi del G7 in un incontro virtuale alle 15 italiane.
On February 24, millions of us made a choice. Not a white flag, but the blue and yellow one. Not fleeing, but facing. Resisting & fighting.
It was a year of pain, sorrow, faith, and unity. And this year, we remained invincible. We know that 2023 will be the year of our victory! pic.twitter.com/oInWvssjOI— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) February 24, 2023
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione per raggiungere il prima possibile «una pace completa, giusta e duratura» con 141 voti a favore. Sette paesi hanno votato contro questa proposta: Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Eritrea, Nicaragua e Mali. Tra i 32 paesi astenutisi dall’approvare la risoluzione di pace ci sono Cina e India che da oggi ospita il G20.
Il ministero degli Esteri cinese ha da poco pubblicato un documento in 12 punti in cui chiede il cessate il fuoco e di abbandonare «la mentalità da Guerra fredda poiché la sicurezza di uno Stato non può essere perseguita a spese di un altro, così come quella di una regione non può essere ottenuta rafforzando o espandendo i blocchi militari». Ma secondo il quotidiano tedesco Der Spiegel la Cina starebbe inviando droni kamikaze all’esercito russo attraverso la compagnia Xi’an Bingo Intelligent Aviation Technology che produrrà entro aprile 2023 migliaia di droni ZT-180 in grado di trasportare una testata da 35 a 50 kg.
L’ambasciatore europeo in Cina, Jorge Toledo, ha promesso che l’Unione europea studierà il piano cinese, precisando però che non si tratta di una proposta di pace, ma una documento di posizionamento politico.