Numeri quadruplicatiSolo negli ultimi cinque giorni, il Viminale ha registrato oltre 6.500 sbarchi di migranti

Dal Forum tunisino per i diritti economici e sociali fanno sapere che «i trafficanti di esseri umani in Tunisia stanno approfittando della situazione nel Paese e hanno intensificato le loro attività». Ieri Paolo Gentiloni ha incontrato a Tunisi Kais Saied

AP/Lapresse

Dall’inizio dell’anno, in tre mesi, sono arrivati sulle coste italiane quasi 27mila migranti. Solo negli ultimi cinque giorni, gli sbarchi hanno superato quota 6.500. Lo scorso anno, il 2022, si era raggiunto un numero simile da gennaio a marzo.

I numeri del Viminale allarmano le regioni del Sud Italia. «La Calabria e la Sicilia rischiano di essere travolte», ha detto Roberto Occhiuto, governatore della Calabria di Forza Italia, che negli ultimi quattro giorni ha dovuto registrare ben 1.500 arrivi solo a Roccella Ionica, il porto della Locride diventato il nuovo approdo scelto dai trafficanti.

L’hotspot di Lampedusa rimane vicino al collasso: ieri erano ancora 1.541 gli ospiti a fronte di 400 posti disponibili, dopo che la nave Diciotti della Guardia costiera è salpata con 526 migranti trasferiti ad Augusta e Catania. Oggi a Ortona, in Abruzzo, arriverà la nave di Emergency, Life support: 161 a bordo, tra cui tre donne in gravidanza.

Dal Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes) fanno sapere che «i trafficanti di esseri umani in Tunisia stanno approfittando della situazione nel Paese e hanno intensificato le loro attività». Decine di barchini salpano ogni giorno da Sfax verso l’Italia: 3mila gli arrivi in 24 ore solo tra venerdì e sabato.

Ieri a Tunisi è arrivato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, per incontrare il presidente Kais Saied. Un incontro complicato: prima annullato bruscamente dal presidente tunisino e poi riprogrammato in extremis grazie al lavoro della diplomazia. La Tunisia chiede al mondo aiuti finanziari contro la grave crisi economica. «Ci sono molti interessi comuni tra Ue e Tunisia, siamo pronti al sostegno ma servono riforme», ha detto al termine Gentiloni. «Di certo, la Tunisia non sarà lasciata sola».

Intanto, la Commissione d’inchiesta indipendente dell’Onu per la Libia denuncia in un rapporto l’Ue per il sostegno alle forze libiche. Il documento cita in particolare la Guardia costiera di Tripoli. I migranti intrappolati in Libia — secondo il report Onu — sono ridotti a schiavi sessuali.

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