Relazioni pericoloseL’incontro tra Xi Jinping e Vladimir Putin a Mosca

Inizia il viaggio del presidente cinese in Russia. «Nessun Paese nell’arena globale ha il diritto di avere l’ultima parola nel determinare l’ordine mondiale esistente», ha dichiarato. Il faccia a faccia con il presidente russo sarà il 40esimo di persona tra i due. Poi Xi dovrebbe avere un colloquio virtuale con Zelensky

(La Presse)

Inizia oggi il viaggio del presidente cinese Xi Jinping in Russia, il primo viaggio da quando Mosca ha invaso l’Ucraina. L’incontro con Putin sarà il 40esimo di persona, a sottolineare la continua importanza dell’intesa tra le due potenze.

Forte dell’inedito terzo mandato consecutivo appena ricevuto alla presidenza della Repubblica popolare, Xi ha deciso di iniziare le visite all’estero del nuovo decennio da Mosca, proprio come fece dieci anni fa una volta conquistato il vertice istituzionale del Paese.

«Nessun Paese nell’arena globale ha il diritto di avere l’ultima parola nel determinare l’ordine mondiale esistente», ha dichiarato Xi Jinping in un’intervista al quotidiano russo Rossiyskaya Gazeta, ripresa dall’agenzia Tass. «La comunità internazionale ha riconosciuto che nessun Paese è superiore agli altri, nessun modello di governo è universale e nessun singolo Paese dovrebbe dettare l’ordine internazionale». E ha aggiunto: «L’interesse comune di tutta l’umanità è in un mondo unito e pacifico, piuttosto che diviso e instabile. La risoluzione del conflitto in Ucraina sarà possibile se le parti seguiranno le linee guida del concetto di sicurezza collettiva». Secondo Xi, Russia e Cina stanno combattendo «minacce comuni», mentre il loro rapporto diventa «costantemente più forte» ed è al «livello più alto della loro storia».

Vladimir Putin, nel giorno dell’arrivo a Mosca di Xi Jinping, ha scritto un articolo per il Quotidiano del popolo, valutando la missione di Xi un «evento storico» che «riafferma la natura speciale del partenariato Russia-Cina». Putin descrive Xi come un «buon vecchio amico. Abbiamo raggiunto un livello di fiducia senza precedenti nel nostro dialogo politico, la nostra cooperazione strategica è diventata di natura veramente globale ed è alle porte di una nuova era». Putin ha accolto con favore «la volontà della Cina di svolgere un ruolo costruttivo» nella risoluzione del conflitto in Ucraina.

Il Cremlino ha annunciato la firma di «un certo numero di documenti bilaterali», che avverrà dopo i negoziati di domani al Cremlino. Oggi è previsto il pranzo informale tra i due presidenti. È chiaro che il tema centrale della visita sarà l’Operazione militare russa in Ucraina, che però non è stata mai apertamente condannata dalla leadership cinese.

Xi Jinping rafforzerà così i suoi rapporti con Vladimir Putin, partner sempre più dipendente da Pechino ma anche sempre più imprevedibile. Il ministero degli Esteri cinese l’ha presentata come «una missione per la pace», anche se il viaggio rischia di mettere a repentaglio altri obiettivi di politica estera, tra cui quello di evitare che le relazioni della Cina con gli Stati Uniti sfuggano da ogni controllo. Oltre che di tutelare i rapporti con Bruxelles, con cui Pechino sta cercando di far avanzare ulteriormente la cooperazione economica e commerciale.

La Cina ha ancora bisogno dell’accesso ai mercati, alla tecnologia e al capitale occidentali per ritornare ad una crescita robusta. Il Cremlino, invece, è sempre più dipendente dal Dragone per l’ì’acquisto di petrolio e gas di fronte alle sanzioni occidentali.

Proprio prima dell’inizio della visita di Stato di Xi, Putin ha fatto il suo primo viaggio nella città ucraina occupata di Mariupol, più che simbolica per l’invasione russa. Tuttavia, piuttosto che spingere Putin a ritirarsi dall’Ucraina, Xi potrebbe usare l’incontro con il presidente russo per sviluppare il partenariato strategico bilaterale.

E per rafforzare l’immagine di parte neutrale interessato alla pace, Xi dovrebbe poi parlare in modalità virtuale con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa.

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