Come è cambiata la tvI primi brillanti vent’anni di Sky Italia

Una conferenza alla Bocconi per celebrare l’anniversario dell’emittente televisiva. Tra innovazione e intrattenimento, l’azienda racconta i primi due decenni di storia sul territorio italiano

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In venti anni di attività, Sky ha contribuito per cinquanta miliardi di euro al prodotto interno lordo italiano. E nel 2022 è stato l’operatore di connettività con il più alto tasso di crescita della quota di mercato, raggiungendo il 2,6 per cento dei 18,6 milioni di linee attive a livello nazionale. Sono questi alcuni dei dati della ricerca condotta da SDA Bocconi che ha analizzato il successo imprenditoriale «di una tech-media company dal modello industriale e dall’approccio editoriale innovativo».

Durante l’evento di celebrazione dei venti anni di Sky Italia, organizzato nell’Auditorium Ferrero della School of Management milanese, è stato rivelato come questa azienda ha permesso il passaggio dalla fiction televisiva fatta di «preti e carabinieri» alle serie tv. Inoltre, attraverso la serialità, Sky ha promosso una visione meno stereotipata e più articolata dell’Italia all’estero. «Gomorra, lanciata in 190 paesi, ha sprovincializzato Napoli, oltre che stimolare un trend di set-jetting nella regione», ha spiegato Arianna Brioschi, professoressa nel Dipartimento di Marketing di SDA Bocconi, facendo riferimento all’effetto di trascinamento del turismo nei luoghi delle riprese.

Guia Beatrice Pirotti, docente di Business Strategy presso SDA Bocconi, ha evidenziato l’apporto positivo dell’intrattenimento Sky a favore del Made in Italy, con programmi come 4 Hotel o 4 Ristoranti: «Sky racconta non solo l’Italia, ma un’Italia che ha voglia di fare», ha detto la professoressa.

A differenza di altre piattaforme tv, Sky ha significativamente investito su offerta e adozione di tecnologie avanzate, affermandosi come l’operatore di connettività che ha avviato più innovazioni tecnologiche di qualsiasi altro. «Con la tecnologia di Sky è cambiato il linguaggio in Italia, e il modo di raccontare l’Italia all’Italia e al mondo,» ha detto Carlo Alberto Carnevale Maffè, Professore associato di Practice di Strategy and Entrepreneurship presso SDA Bocconi. «L’animale tecnologico che ha usato la tecnologia come mezzo, oggi la usa come fine, in una tecnologia non più scindibile dai contenuti».

«Sky è uno degli attori più importanti, non solo in Italia, nella creazione di contenuti. Un buon metodo di creazione di contenuti è quello che fa sviluppare un’opinione pubblica, che è fondante della nostra democrazia», ha detto il vicedirettore del Corriere della Sera Daniele Manca.

I ricercatori, inoltre, hanno sottolineato l’evoluzione di Sky anche dal punto di vista della diversità e dell’inclusione, oltre agli obiettivi ambientali riassunti nella campagna Sky Zero che mira ad azzerare le emissioni di carbonio entro il 2030.

L’evento si è concluso con un intervento di Andrea Duilio, Amministratore delegato di Sky Italia, in particolare in vista dell’asta del 14 giugno sui diritti televisivi della Serie A: «Abbiamo appena acquisito il novantaquattro per cento dei diritti esclusivi della Champions League. E siamo il finanziatore più importante del calcio e dello sport italiano», ha detto Duilio. «Per noi il calcio è importante. Faremo il meglio per i nostri clienti e per i nostri azionisti».