Dare profondità alla controffensiva Gli Stati Uniti valutano di fornire missili a lungo raggio all’Ucraina

I razzi hanno una gittata di trecento kilometri: potrebbero colpire la Crimea e costringere i russi ad allontanare materiale e comandi dalle prime linee. Sono sparati dagli Himars, già forniti dagli alleati all’esercito di Kyjiv

(AP Photo/Aaron Favila)

Gli Stati Uniti stanno valutando di fornire all’Ucraina missili tattici a lungo raggio (la sigla dall’inglese è «Atacms»). Lo ha rivelato uno scoop del Wall Street Journal. Hanno un raggio di trecento kilometri: permetterebbero, quindi, di colpire in profondità oltre le linee nemiche. Significa anche che tutta la Crimea, occupata illegalmente dai russi dal 2014, rientrerebbe nel raggio di tiro di Kyjiv.

Secondo quanto apprende il quotidiano, il presidente americano Joe Biden non avrebbe ancora firmato il provvedimento. Parte dei timori, e delle ultime valutazioni, sono legati proprio alla gittata: virtualmente potrebbero, se puntate in quella direzione, raggiungere la Federazione. Il governo ucraino si è sempre impegnato a impiegare le forniture degli alleati solo nella guerra in corso, perché l’unica escalation finora l’ha scatenata la Russia, mentre il Paese aggredito si difende e lotta per riprendere pezzi di suo territorio che le sono stati sottratti.

In ogni caso, le interlocuzioni tra Washington e gli altri partner della coalizione sono in corso. La Casa Bianca, in base alle ricostruzioni, si starebbe convincendo della necessità di dotare la controffensiva ucraina di tecnologie più avanzate, perché sia decisiva. Su questo, hanno insistito molto gli alleati europei, che auspicavano un passo in avanti, come avvenuto in passato sui carri armati Abrams o sui lanciarazzi Himars.

Fonti ucraine, sentite dal Wall Street Journal, hanno confermato che i sistemi Atacms potrebbero servire per bersagliare, in Crimea, le basi russe da cui si alzano in volo i droni iraniani ricettati da Vladimir Putin. Questi razzi a lungo raggio sono sparati dagli Himars, già in dotazione all’esercito ucraino.

Guidati da Gps, sono ad alta precisione e possono centrare un obiettivo fissato dall’intelligence. Solo la loro presenza, con un raggio d’azione così ampio, potrebbe costringere la Russia a sguarnire parzialmente le prime linee, arretrando magazzini e postazioni di comando. Da febbraio 2022, l’assistenza americana all’Ucraina vale più di quaranta miliardi di dollari.