Eu in my regionTrain Trip, il viaggio in treno per scoprire l’impatto dei fondi europei

Tre giovani giornalisti visiteranno cinque Stati membri per capire come i progetti comunitari destinati alla coesione migliorano la vita quotidiana dei cittadini dell’Unione europea

Unsplash

C’è un treno che parte da Cracovia, diretto a Gorizia, per un viaggio alla scoperta dell’Europa. Si tratta del progetto Train Trip di Eu in my region, il programma di comunicazione della Commissione europea pensato per esplorare le città europee attraverso la lente della politica di coesione Ue. La squadra è formata da tre giornaliste selezionate nell’ambito di Youth4Regions, l’iniziativa riservata ai giovani professionisti dell’informazione interessati al tema dei fondi europei e le sue ricadute sul territorio. Ani Averladze dalla Georgia, la francese Laura Bennier e Mateja Kelemenić dalla Croazia racconteranno ogni giorno la loro esperienza sui social network, realizzando il diario di bordo di un’esplorazione pensata per promuovere i progetti, gli spazi e le persone dei luoghi che raggiungeranno.

Dal 2004 una delle priorità dell’Unione europea è trasmettere ai cittadini i risultati raggiunti con le sue politiche e i fondi europei. Lo ha fatto prima con il programma «Europa per i cittadini», confermato nel bilancio comunitario fino al 2027 e dal 2009 col progetto «Insieme per comunicare l’Europa», il primo patto congiunto tra Parlamento, Consiglio e Commissione in termini di diffusione di notizie europee. Raccontarle in modo efficace non è soltanto una questione di opportunità, ma è un diritto garantito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue: informare i cittadini d’altronde incoraggia il dibattito utile a costruire una sfera pubblica europea.

A proposito di percezione e comunicazione, i ricercatori dello studio Perceive condotto dall’Università di Bologna hanno analizzato proprio i social network per capire cosa dicono online i cittadini dell’Ue. Sono state esaminate le reazioni a oltre quarantamila post dedicati a temi europei ed è emerso che l’Europa è apprezzata quando sa come distribuire le risorse. L’investimento nei fondi strutturali quindi fa aumentare la consapevolezza dei cittadini. Train Trip risulta in linea con questi dati, perché coniuga esplorazione e storytelling sui social.

Si partirà il prossimo 2 giugno dalla stazione di Cracovia e il programma di viaggio sarà pieno di appuntamenti prima dell’arrivo in Italia il 16 giugno. L’idea è quella di creare una sorta di guida per conoscere l’Europa dalla prospettiva dei progetti finanziati con risorse comunitarie. Non si tratta infatti del primo viaggio in treno che l’Ue organizza per i giovani. Basti pensare a DiscoverEu, l’iniziativa con cui si mettono a disposizione trentacinque mila pass di viaggio gratuiti per consentire ai ragazzi e alle ragazze di diciotto anni di scoprire l’Europa. Risale inoltre al 2020 il programma Ding Dong, promosso sempre da Eu in my region, per raccontare sui social i progetti finanziati con fondi strutturali che stanno facendo la differenza in termini di lotta al cambiamento climatico e di transizione verde.

La scelta del treno per certi eventi sembra di fatto la più congeniale, per quanto il sistema ferroviario europeo è un grande mosaico di gestioni nazionali e a pagarne le spese sono proprio le regioni periferiche, se messe a confronto con quelle centrali. Lo dimostra l’approfondimento sul tema dello European Data Journalism Network, che ha analizzato la rete transfrontaliera europea consacrando Vienna come la capitale ideale per ogni viaggiatore. Milano invece è l’unica città italiana capace di inserirsi nel contesto perché gode della buona influenza dell’Europa centrale. Questo spiegherebbe anche la scelta dell’itinerario della prima edizione di Train Trip: un viaggio dalla Polonia all’Italia presenta numerosi collegamenti ferroviari utili ad attraversare le tappe Katowice, Olomouc, Vienna, Graz e Lubiana.

«Siamo convinti che questa iniziativa permetterà alla Commissione europea di raggiungere le nuove generazioni per trasmettere due concetti che a noi interessano particolarmente – dichiara a Linkiesta Florin Rugina, responsabile della comunicazione e project manager di Eu in my region – mi riferisco alla possibilità di esplorare l’Europa in treno, muovendosi in maniera sostenibile, pronti e pronte a rendersi conto dell’impatto concreto che l’Ue ha sulle sue regioni in termini di innovazione e sviluppo»

I progetti che Ani, Laura e Mateja visiteranno coprono infatti l’intero spettro su cui interviene la politica di coesione europea. Parliamo di realtà specializzate in valorizzazione del patrimonio storico, transizione verde, cultura, sviluppo urbano, sostegno alle imprese, ricerca e trasporti. «Sono particolarmente felice di scoprire il Museo della Slesia a Katowice – dice Laura Bannier –. Mi incuriosisce perché questo polo culturale, uno dei più importanti in Polonia, è stato costruito sui resti di un’antica miniera. A dimostrazione di come la rigenerazione delle città sia capace di cambiarne il volto»

Dalla Polonia ci si sposterà in Austria, a Vienna, come racconta Mateja Kelemenić, per conoscere da vicino un progetto giovanile che consente alle persone disoccupate o con disabilità di partecipare alla vita economica e sociale del posto. In Cechia invece si visiteranno gli spazi della chiesa di San Maurizio a Olomouc, che rappresenta un esempio riuscito di riqualificazione artistica della regione. La rotta si sposta poi in Slovenia, dove si guarda con interesse a Edison Winci, la start-up operativa nella mobilità verde che sfrutta un sistema di ricarica contactless. L’ultima tappa è Gorizia per comprendere come l’Europa sia forte sul concetto di confine, proprio perché favorisce l’incontro di risorse e di storie.

Le tre giornaliste partecipanti spiegano a Linkiesta di essere orgogliose di questa opportunità e quando chiediamo loro quale strategia comunicativa pensano di adottare, rispondono che sarà semplicemente spontanea. Sono convinte che la riuscita di Train Trip stia proprio nella scelta dei social network. come Instagram, dove con la facile interazione di like e commenti ci si potrà sentire vicini alle istituzioni. «Pensiamo che la nostra generazione sia europeista, molto di più delle precedenti. E Train Trip sarà un bel modo per dimostrarlo».