I nuovi negazionistiLe brigate caldo e le fantasiose marmellate reazionarie della destra italiana

Opinionisti di destra accusano la sinistra mondiale di ordire un piano per farci credere che le temperature alte siano colpa del climate change. Un complotto ordito da Biden e dalla Banca Mondiale per vendere auto elettriche

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Verrebbe da pensare, leggendo certi articoli, che questo clima torrido sia un’invenzione della sinistra. Sulla Verità Francesco Borgonovo ha spiegato che esistono le «Brigate caldo» (non ha specificato se siano nipoti di quelle rosse ma forse lo pensa) colpevoli di instillare nell’opinione pubblica l’idea che in questi giorni stia facendo un caldo tremendo, superiore alla media secondo tutte le rilevazioni scientifiche e le sensazioni degli esseri umani di tutto il pianeta. 

È una conseguenza del riscaldamento globale? Probabile. Possibile. Si discute. Mentre si boccheggia. Ma Borgonovo, e non solo lui, non discute: attacca. La verità è che le Brigate caldo per lui stanno orchestrando una campagna terroristica – soffiano sul fuoco, è il caso di dire – al fine di propagandare la necessità di interventi radicali in grado di bloccare le conseguenze del climate change, interventi finanziati ovviamente da oscuri potentati finanziari e oligarchie di ricconi che vogliono prendersi il mondo. Siamo insomma al negazionismo climatico parallelo al negazionismo storico. 

Lo dice bene lo stesso Borgonovo: «Chi esprime dubbi va subito punito: colpirne uno per educarne cento (eh? -ndr). All’uopo è stata creata la categoria del “negazionista climatico”, figura che costituisce una variazione sul tema “fascista”». È proprio così: per questa nuova destra non esistono processi storici, evoluzioni scientifiche, movimenti globali indotti dai nuovi percorsi del progresso, ci sono solo gli interessi di super ricchi all’ombra della Sinistra Mondiale, qualunque cosa voglia dire. Non si fa menzione degli ebrei ma il vecchio Soros non ci starebbe male. 

Le solite marmellate reazionarie. Siccome «le affermazioni sul caldo record sono false», la sinistra non provi a toglierci il piacere di queste belle sudate, di queste improvvise crisi respiratorie, di questa magnifica sete, di queste notti insonni. E di blocchi di ghiaccio che si staccano al Polo Nord, e di fenomeni tropicali di trombe d’aria e alberi sradicati. 

Seguono poi nel pezzo borgonoviano molte righe per spiegare che si tratta di un complotto, è tutto un affare ordito in primis da Joe Biden via Banca Mondiale per fare un mare di soldi con le auto elettriche, le case green e via dicendo, questo è il vero e unico obiettivo dei neo pluto-giudaici-massonici, «come – dulcis in fundo – nella migliore tradizione sinistrorsa». Non c’è nessun motivo per essere nervosi, dicono i destrorsi, non fa poi tutto ’sto caldo: è come quando lo scrittore napoletano Giuseppe Marotta scriveva con ironia che «a Milano non fa freddo», ma lui era un autore spiritoso, non il vicedirettore di un giornale. 

Comunque, svelato il Piano della nuova Spectre, alias “Brigate caldo”, l’aria resta comunque molto calda, pur con l’avvertenza – qui in effetti si può ragionare – che non siamo proprio sull’orlo di un’apocalisse (lo ha fatto notare anche il meteorologo di La7 Paolo Sottocorona), si comprende come addirittura cocente sia il clima che avvolge questa destra politico-intellettuale che non dorme la notte con l’incubo dei cavalli dei bolscevichi che si abbeverano alle fontane di piazza San Pietro, di questi democratici americani che pretendono di guidare il mondo, di questi scienziati prezzolati dal Capitale e dalle multinazionali per avallare teorie catastrofiste laddove invece tutto va bene madama la Marchesa.

Dormono male i negazionisti in queste notti già così sudaticce nelle quali bisognerà inevitabilmente soffrire aspettando il momento che sotto la porta sbuchi una riga di sole che annunci il nuovo giorno che però sarà angoscioso come gli altri. Ma non fa poi tanto caldo, no no, è tutta una roba della sinistra mondiale. E vai col condizionatore a palla.

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