Basta alibiPer Luca Zaia bisogna combattere con i giovani la battaglia sul cambiamento climatico

In una intervista a Repubblica il presidente della Regione Veneto manda un messaggio alla sua Lega e ai politici che in questi anni hanno minimizzato la portata del climate change: «Non abbiamo rispettato l’ambiente. I modelli produttivi seguiti e l’antropizzazione del territorio pesano moltissimo»

LaPresse

Luca Zaia manda un messaggio ai suoi colleghi della Lega e ai politici italiani contro il negazionismo climatico e invita a una azione comune per prevenire i problemi legati al maltempo e agli incendi: «Per vincere questa sfida serve un movimento ampio, che vada oltre gli steccati politici. Non dobbiamo lasciare ai ragazzi la battaglia sul clima, dobbiamo farlo insieme questo percorso. Altrimenti creiamo pure un conflitto generazionale che non aiuta», spiega in una intervista a Repubblica. Secondo il presidente della Regione Veneto «non abbiamo rispettato l’ambiente. I modelli produttivi seguiti e l’antropizzazione del territorio pesano moltissimo. Abbiamo costruito, interrato i canali, piombato gli argini. Senza parlare, ovviamente dell’inquinamento». 

Pur chiarendo di non voler dare tutta la colpa di questi eventi ai cambiamenti climatici, Zaia ammette che bisogna chiedersi il perché di questa estate con eventi eccezionali che rischiano di diventare una consuetudine. E che finora hanno prodotto solo in Veneto danni per centinaia di milioni di euro: «Non esiste l’immobilità nel clima: i dinosauri scomparsi, i fossili marini in montagna, l’innalzamento della crosta terrestre. Non sono uno scienziato ma questi sono dati oggettivi. E l’uomo preme sull’acceleratore».

Il suo è un attacco a chi, anche nel suo partito, da anni rilancia le tesi del negazionismo climatico. Secondo Zaia così si rischia di generare alibi: «Se diciamo che possiamo lasciare tranquillamente il motore dell’auto acceso per tutta la notte, finisce che tutti lo fanno. Insomma, non possiamo far finta di nulla. Al di là dello scontro ideologico, servono soluzioni: affrontiamo il problema per quello che è».

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