Secondo Adolfo Urso il prezzo ancora troppo alto dei carburanti è dovuto alla scelta delle società di raffinazione del petrolio di applicare margini «francamente eccessivi». Secondo il ministro delle imprese e del Made in Italy, la colpa quindi non sarebbe dei gestori dei distributori di benzina e diesel che invece avrebbero mantenuto i margini minimi. Il governo Meloni ha avviato misure di trasparenza, compreso un monitoraggio da parte del garante dei prezzi e l’obbligo di esporre nelle tabellone con i prezzi medi dei carburanti per aiutare i consumatori a fare scelte informate. «I dati dicono che il prezzo industriale dei carburanti depurato dalle accise in Italia è stabilmente inferiore al prezzo industriale di Spagna, Germania o Francia». Accise che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva promesso di diminuire, ma ancora non ha fatto.
Intervistato da La Stampa, il ministro Urso ha spiegato cosa intende fare il governo per aumentare il numero di taxi nelle grandi città, specialmente quelli ecologici, per soddisfare la crescente richiesta dei turisti stranieri. L’esecutivo ha previsto concorsi straordinari con procedure semplificate e immediate per aumentare il numero di licenze del venti per cento nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane e nelle sedi di aeroporti internazionali. «Questo percorso prevedeva anche una via preferenziale per chi già possiede una licenza, ossia proprio per i tassisti, che potevano ottenere una seconda licenza abbinata a una nuova vettura. Questa possibilità su loro richiesta non c’è più, ma resta chiara la previsione di aumento delle licenze, che è ovviamente il vero fattore importante».
Nell’intervista il ministro ha spiegato che è in corso un percorso parallelo per rendere operativi i decreti attuativi per il settore dei taxi e dei Noleggiatori con Conducente (Ncc) entro il 10 ottobre: «Il combinato disposto dei due percorsi darà vita a un riordino complessivo del settore, che va dalla trasparenza sui prezzi dei carburanti al rinnovo del parco macchine fino ad abbracciare l’operatività degli Ncc. Sono convinto debbano essere considerati anch’essi una possibile risorsa e non un problema».