L’obbligo di esporre i prezzi può aiutare i consumatori a scegliere, ma di certo non sta contribuendo a fermare i rincari della benzina. I prezzi alla pompa salgono, la verde e gli altri carburanti hanno sfondato anche quota due euro al litro per il self service in autostrada. Nella stazione di rifornimento Villoresi Ovest, sull’autostrada A8 Varese-Milano, la benzina al self tocca i 2,7 euro al litro: sarà pure un caso limite ma è sintomatico dei rincari che si abbattono sui consumatori quest’estate.
Il prezzo medio nazionale della Super, ieri, in autostrada, era di 2,019 euro, secondo i dati del ministero delle Imprese riportati dal Corriere della Sera nell’articolo di apertura del quotidiano. Prezzi in rialzo rispetto ai 2,015 euro del 14 agosto e aumentata per sedici giorni consecutivi. Il primo agosto 2022 la benzina self service costava in media 1,979 euro. La differenza è di quaranta centesimi. «Che cosa è cambiato?», scrive il Corriere: «Che dal primo gennaio 2023 non è stato rifinanziato lo sconto sulle accise che valeva trenta centesimi al litro».
I consumatori e le associazioni di categoria dei benzinai protestano. Assoutenti, racconta Ansa in un suo approfondimento, chiede al governo un intervento sulle accise: creare un automatismo che possa ridurre le tasse in occasione delle fiammate internazionali dei prezzi, e poi redistribuire gli extraprofitti.
La Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini (Fegica) ieri è tornata sul cartello dei prezzi medi imposto dal governo. «Nulla ha potuto contro gli aumenti dovuti all’ascesa dei prodotti sui mercati internazionali — ha dichiarato Fegica —. È arrivato il momento che il governo prenda seriamente in esame l’ipotesi di mettere le mani sulla tassazione dei carburanti, fosse pure temporaneamente».
Intanto il Codacons annuncia un esposto a centoquattro procure per verificare l’eventuale aggiotaggio. «Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio – afferma il presidente Carlo Rienzi – Vogliamo capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini».