Captain EuropePer Carola Rackete è scandaloso che l’Ue abbia trattato con la Tunisia per i migranti

In una intervista a La Stampa l’ex comandante tedesca della Sea Watch e candidata del partito di estrema sinistra Die Linke spiega perché Bruxelles ha sbagliato a trovare un accordo col paese nordafricano che «Abbiamo appena visto cosa fanno le forze di sicurezza tunisine ai migranti nel deserto e come li abbandonano lì»

LaPresse

«Trovo scandaloso che la Ue abbia trattato con la Tunisia. Abbiamo appena visto cosa fanno le forze di sicurezza tunisine ai migranti nel deserto e come li abbandonano lì. Tutta l’Unione europea è coinvolta in questo». Così in una intervista a La Stampa l’ex comandante tedesca della Sea Watch attacca la politica migratoria dei ventisette stati membri e in particolare il governo Meloni: «Cerca di presentarsi come moderato a Bruxelles» ma «è abbastanza chiaro che parla in modo diverso in Italia e a Bruxelles. Gli altri Paesi non dovrebbero cascarci. Questo è un governo di estrema destra e tutti devono esserne consapevoli. Non ci può essere cooperazione con Meloni a nessun livello nell’Ue. Sappiamo che nel suo partito ci sono persone che vanno in giro con simboli nazisti».

Rackete definisce «peggiorate» le condizioni in Italia per i migranti rispetto al 2019, quando disobbedì agli ordini della capitaneria di Porto di Lampedusa che negava l’attracco della sua nave con cinquantatré persone in attesa di sbarcare dopo un lungo viaggio. Per quel gesto ha subito un processo ed è stata assolta da tutte le accuse. E soprattutto denuncia il doppiopesismo dei governi occidentali rispetto alla provenienza dei migranti: «Non c’è stato alcun grosso problema a dare protezione a milioni di rifugiati ucraini. Possono lavorare, i bambini possono andare a scuola e tutto molto velocemente. Mentre le famiglie siriane in fuga dalle stesse bombe russe restano ancora ferme a Lesbo». 

L’ex comandante tedesca non guida più le navi ong, ma è ufficialmente candidata al Parlamento europeo nelle file del partito di estrema sinistra Die Linke: «Mi candido con la Linke perché è l’unico partito che non accetta donazioni dai grandi gruppi economici. Questo è il momento di prendere coscienza che in Europa serve un’alleanza antifascista, una linea rossa che eviti ai conservatori e all’estrema destra di collaborare, perché la Storia ci insegna dove si va a finire».

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