L’Ucraina non andrà alle urne fin quando sarà in vigore la legge marziale, che va prorogata ogni novanta giorni e la prossima scadenza è il 15 novembre. La prossima tornata elettorale sarebbe quella delle elezioni parlamentari, a ottobre, che dunque dovrebbe saltare a causa della guerra. Ma c’è un’altra data cerchiata in rosso sul calendario, è quella delle presidenziali di marzo 2024: per quel giorno Kyjiv potrebbe essere in grado di far rispettare il processo democratico delle elezioni.
Lo ha spiegato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dicendo che l’Ucraina potrebbe tornare al voto anche durante la guerra se verranno soddisfatte determinate condizioni e in caso di aiuto sostanzioso dell’Occidente. In un’intervista televisiva al canale 1+1, Zelensky ha detto di aver discusso la questione delle elezioni con il senatore degli Stati Uniti Lindsey Graham, repubblicano, in visita a Kyjiv la settimana scorsa. «Potrebbero esserci elezioni nel caso in cui gli alleati si facessero carico di una parte dei costi», ha detto il presidente ucraino.
Il riferimento è la cifra di spesa prevista, in tempo di pace, per svolgere le elezioni in tutto il Paese: circa centotrentacinque milioni di dollari. «Non prenderò soldi dalle armi per destinarli alle elezioni. E questo è previsto dalla legge», ha detto. «Non so quanto sia necessario in tempo di guerra. Quindi si potrebbero organizzare solo se gli Stati Uniti e l’Europa fornissero sostegno finanziario».
Parlando ai giornalisti, il senatore statunitense Lindsey Graham ha voluto rassicurare l’Ucraina sul fatto che Washington avrebbe garantito il giusto sostegno militare a Kyjiv, mantenendo costante il flusso di aiuti, «per permettere all’Ucraina di vincere una guerra che gli Stati Uniti, l’Ucraina e l’Occidente non possono permettersi di perdere». Poi ha aggiunto: «A Zelensky dirò anche che si possono provare a fare due cose contemporaneamente. L’Ucraina ha bisogno di elezioni l’anno prossimo: vorrei vedere questo Paese avere elezioni libere ed eque anche mentre è sotto attacco».