«Bisogna rivedere seriamente la spesa corrente, sono oltre millecento miliardi all’anno: da qualche parte si potrà risparmiare? Francamente i due miliardi di tagli previsti sono pochi». Così in una intervista a Repubblica il presidente di Confindustria Carlo Bonomi lancia un monito al governo Meloni in vista della legge di Bilancio. Fare spending review e non continuare ad aumentare il pesante debito pubblico italiano che secondo le ultime stime ha raggiungo il centoquaranta per cento del prodotto interno lordo. «Lo spread ci preoccupa molto. Ho visto che il ministro Giorgetti che il solo aumento del differenziale quest’anno brucerà quindici miliardi. È una manovra finanziaria».
Bonomi, presente a Berlino per il quinto forum tra le associazioni industriali di Germania, Italia e Francia, ha parlato anche della economia tedesca: «La Germania sta rallentando in maniera consistente. Ed è il nostro primo partner commerciale, nel 2022 gli scambi hanno raggiunto i 168 miliardi di euro. Noi siamo un’economia di trasformazione, basata sulle esportazioni, e in presenza di una domanda interna asfittica, la Germania ci ha sempre garantito un buon andamento dell’economia. Insomma, non possiamo mai gioire se i tedeschi vanno male».
Secondo Bonomi la tattica della Banca centrale europea di aumentare i tassi di interesse per combattere l’inflazione non basta da sola: «Il rischio è la recessione. Bisognava equilibrare l’aumento dei tassi con altri stimoli, come è avvenuto negli Stati Uniti. Ecco perché sarebbe anche importante escludere determinati investimenti dal Patto di stabilità. Da noi gli investimenti sono crollati dal 3,5 per cento del primo trimestre 2021 allo 0,8 per cento negli ultimi trimestri»