Raccontare la montagna cercando di portare la montagna il più vicino possibile alle persone, anche a chi non ha la possibilità di viverla, a chi non la ama (ancora) a fondo e a chi non la conosce. Ancora una volta l’arte della convivialità italiana funge da motore di un’iniziativa che prevede sì diversi appuntamenti culinari, ma questa volta con lo scopo di andare oltre una semplice mise en place.
Ferdy Wild, il gastro-agriturismo ai piedi delle Alpi Orobie, divenuto famoso per la qualità della sua cucina e il modo con cui una serie di temi sono stati affrontati nel tempo dai fondatori Ferdy e Cinzia, seguiti a ruota dai figli Alice e Nicolò – lancia un nuovo progetto. Supereroi Montani è un format di cene a quattro mani ma ancora prima di comunicazione, riflessione e pensiero su quello che significa vivere la montagna oggi, sulla ricostituzione di certi territori e aree geografiche, sulla natura di questi posti e delle pratiche agricole connesse, con le economie e le sinergie che vi gravitano attorno. Due mesi in cui alla cena vera e propria verranno alternati momenti di riflessione e di racconto che possano depositare in modo vero e continuativo valori, saperi e riflessioni.
Una gestione intraprendente come quella di Ferdy Wild è stata sicuramente da esempio per tante altre giovani realtà sin dal primo giorno, lavorando non solo sulla declinazione della propria offerta sotto più punti di vista (il soggiorno con SPA, le lezioni di equitazione, il progetto Wild Vignerons, le giornate in alpeggio, la produzione casearia, le conserve, i distillati), ma anche e soprattutto sulla condivisione. Un luogo aperto a tutti, dalle famiglie in scampagnata domenicale ai tecnici di settore, al foodie appassionato così come al critico, all’amante di salumi e formaggi, al bartender in cerca di suggestioni per botaniche alternative e aromi d’altura. Ferdy incarna oggi un modello decisamente moderno e attuale di accoglienza agrituristica, che cerca nel suo piccolo di lasciare il segno con ogni azione compiuta o iniziativa intrapresa.
La filosofia wild ha portato nel tempo alla costituzione di uno stile e di un approccio identitari che non vogliono dimenticare il luogo in cui si opera e il contesto di riferimento, ma anzi migliorarlo e renderlo noto. La sfida della famiglia Ferdy è trasferire a ogni persona in visita qualcosa della propria attività, della Val Brembana piuttosto che del clima, della flora e della fauna che influenzano la condotta della struttura e le attività che vi sono connesse.
Grazie alla comunicazione empatica e al dinamismo costante che caratterizza la loro idea di impresa, oggi ogni nuovo lancio Ferdy è accompagnato da grande seguito e, possiamo dirlo, grande affetto da parte del pubblico. Ecco perché Supereroi Montani ha raccolto la pronta adesione non solo dei protagonisti ma anche degli attori collaterali coinvolti nello sviluppo della narrazione. Da This is Juice, il podcast creato da Gianluca, Claudio e Alessandro – giovani appassionati di cucina e produttori – che sta spopolando con le sue testimonianze, il duo Cosa Mangiamo Oggi attivo su Instagram con un canale portentoso e una produzione video di nicchia anche se di massa e noi de Linkiesta Gastronomika. La redazione parteciperà alle cene per conoscere meglio e vivere più da vicino la realtà di Ferdy e del suo staff, e per approfondire il lavoro degli chef ospiti sul campo insieme alle tematiche affrontate di volta in volta.
La cena di inaugurazione di questo nuovo format wild si terrà il 16 ottobre e vedrà protagonista Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin di Cavalese, profondo conoscitore di erbe spontanee e appassionato di affumicature. Il mulino seicentesco che lo accoglie in Val di Fiemme è la metafora del suo approccio culinario: prendere la tradizione e farne la culla della creatività, affinché sia in grado di superare il tempo e di rinnovarsi, perfezionandosi.
Michele Lazzarini di Contrada Bricconi è il secondo supereroe montano a raccontarsi: il 30 ottobre sarà da Ferdy per cucinare la sua versione della montagna, riscoperta nella terra natale in Val Seriana dopo nove anni al fianco di Norbert Niederkofler. Ispirato dal suo mentore ha scelto di abbracciare il progetto di riqualificazione urbanistica voluto da tre giovani agricoltori, che hanno avviato un’azienda perfettamente inserita nel terzo millennio sfruttando metodi innovativi e sostenibili, così da preservare il rapporto tra uomo e natura senza compromettere l’equilibrio della montagna.
Il terzo appuntamento coinvolgerà Alessandro Dal Degan de La Tana Gourmet, che il 13 novembre porterà a tavola i sapori e i profumi dell’Altopiano di Asiago: fiori, foglie, radici e resine sono i pilastri di una gastronomia radicata nel territorio e al contempo ricca di contaminazioni, rispettosa della materia prima e dell’ambiente; una gastronomia che si muove con le stagioni e con il pensiero, motore di un viaggio nel gusto che non conosce regole e non accetta schemi.
La cena di chiusura del 27 novembre è affidata ad Alfio Ghezzi, che nel suo ristorante Senso all’interno del Mart di Rovereto si impegna a valorizzare la natura come ingrediente principale. La sua idea di cucina – fondata sui prodotti del Trentino – è semplice, leggera, essenziale, rappresentando la “limitatezza” dell’essere umano di fronte all’immensità e alla perfezione delle Alpi.
Questa cucina di montagna – o meglio, al servizio della montagna e del suo ambiente – non vuole essere fine a sé stessa: ogni piatto nasce come interpretazione di un concetto, di una pratica o di un ingrediente, dalla sostenibilità intesa come recupero all’allevamento etico, passando per il foraging e la produzione casearia. Il desiderio di Ferdy è quello di unire le energie montane chiamando in aiuto personaggi già attivi in questo contesto e particolarmente ricettivi su questi temi, per andare oltre le storie di abbandono – già espressione del racconto predominante su queste aree – e fare posto al futuro della montagna, attraverso le persone che ci lavorano e che in lei continuano a credere.
Il cibo torna a essere il mezzo per comunicare una filosofia di vita e di impresa più che un ecosistema, ma anche il minimo comune denominatore tra visioni diverse, figlie di contesti diversi (perché le montagne non sono tutte uguali), con il fine di condividere esperienze e soluzioni guardando al domani con la certezza di non essere soli.
Agriturismo Ferdy
Località Fienili, 24010 Lenna BG