Cause da accertareA Mestre un autobus è precipitato da un cavalcavia: il bilancio è di ventuno morti

Il bus dell’azienda di trasporti La Linea, caduto vicino ai binari della ferrovia, era stato noleggiato dai turisti di un campeggio. Tra le ipotesi al vaglio: malore del conducente o manovra sbagliata

(La Presse)

È di ventuno morti e quindici feriti, di cui cinque gravi, il bilancio dell’incidente avvenuto a Mestre ieri sera. Il pullman, precipitato dal cavalcavia, era stato noleggiato da 40 turisti, molti stranieri, che si trovavano nel camping Hu di Marghera.

Il bus elettrico stava percorrendo il cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4 quando, per cause ancora da accertare, è precipitato, poco prima delle 20, facendo un volo di circa quindici metri. Il pullman ha sfondato il parapetto ed è caduto giù finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre e poi ha preso fuoco. Il mezzo potrebbe aver preso fuoco dopo aver toccato i cavi dell’elettricità.

Ancora non è chiara la dinamica dell’incidente: potrebbe essersi trattato di un malore del conducente, che è morto nello schianto, oppure di una manovra sbagliata in un punto in cui erano in corso dei lavori di rifacimento del cavalcavia. La Procura di Venezia ha aperto una inchiesta e gli inquirenti sono al lavoro per capire le cause.

Il Centro di coordinamento dei soccorsi ha informato che alle 5 di questa mattina sono terminate le operazioni di rimozione della carcassa dell’autobus da sotto il cavalcavia. Intanto arrivano le testimonianze dei soccorritori. «L’impressione visiva, dopo la rimozione delle salme, è che ci troviamo di fronte a una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto», dice uno dei capi soccorritori.

la Prefettura di Venezia ha diramato subito l’allerta a tutte le autorità consolari, considerando che è probabile che la maggior parte delle vittime siano cittadini stranieri.

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