Nessuno esclusoIntesa Sanpaolo destinerà 1,5 miliardi di euro per ridurre le disuguaglianze entro il 2027

In arrivo anche una nuova unità organizzativa che si occuperà delle attività sociali. «Lo sviluppo equo e inclusivo non è più rimandabile», dice Gian Maria Gros-Pietro, presidente del cda dell’istituto di credito. Si congratula anche Papa Francesco

Incontro di presentazione nella sala Faissola della sede di Intesa Sanpaolo a Brescia (ph. Maria Laura Antonelli)

Dal cambiamento climatico alle disuguaglianze. Giustizia climatica e sociale. Giustizia climatica è anche giustizia sociale. A spostare gli equilibri su entrambe le bilance ci sono anche e soprattutto gli investimenti delle banche. Capofila in Italia, Intesa Sanpaolo, istituto di credito dall’impronta progressista. Prima azienda italiana a sperimentare la settimana lavorativa corta, dove i dipendenti possono decidere di lavorare o no in smartworking a seconda delle proprie esigenze.

In arrivo anche una nuova unità organizzativa che si occuperà delle attività sociali “Intesa Sanpaolo per il Sociale”. La sede? Brescia, città lombarda, capitale della cultura 2023. Storia ma anche futuro. Nel mezzo il presente che Intesa Sanpaolo sembra avere chiaro. «Lo sviluppo equo e inclusivo non è più rimandabile», dice Gian Maria Gros-Pietro, presidente dell’istituto di credito. Le dichiarazioni arrivano nel corso della conferenza del 26 ottobre 2023 dal titolo “Nessuno escluso” che si è tenuta proprio nella sede bresciana dell’azienda.

La povertà assoluta in Italia è aumentata: due milioni di famiglie, 5,6 milioni di persone – secondo i dati di Intesa Sanpaolo. In questo scenario è indispensabile un’azione comune tra imprese private, pubbliche e terzo settore. Divisione di ruoli e responsabilità ma anche coesione. Carlo Messina, amministratore delegato e Ceo del gruppo, ha annunciato che la banca destinerà 1,5 miliardi di euro a iniziative e progetti finalizzati alla riduzione delle disuguaglianze entro il 2027, «per contribuire al bene della collettività, considerando gli importi destinati alle iniziative e quelli relativi ai costi delle strutture a supporto delle iniziative stesse».

A sigillo dell’impegno di Intesa Sanpaolo arriva anche la lettera di Papa Francesco. «Mi congratulo per l’iniziativa», ha detto rivolgendosi all’ad della Banca. Francesco riconosce l’esigenza di elaborare nuove forme di economia e finanza realmente orientate al bene comune e rispettose della dignità umana. «Vi esorto a proseguire nei vostri obiettivi per rafforzare il processo di inclusione economico-sociale con particolare attenzione ai più fragili, in primis i migranti». Da chi arriva in un nuovo territorio a chi il territorio lo può custodire e preservare. In un cerchio che dovrebbe riportare le bilance in equilibrio. Giustizia sociale e giustizia climatica. Anche grazie agli investimenti di Intesa Sanpaolo.

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