Nemo propheta in patriaLo champagne che parla italiano

Un distinto imprenditore piemontese è riuscito a realizzare il sogno di produrre il suo champagne, abbattendo barriere e pregiudizi e coltivando amicizie tra appassionati

Massucco Portofino – ©Photo Luisa Romussi

Alberto Massucco è un distinto signore piemontese, innamorato dello champagne fin dall’adolescenza. Accanto alla sua attività imprenditoriale principale ha sempre desiderato fare delle amate bollicine francesi una professione, ma forse nemmeno nei suoi sogni più arditi avrebbe immaginato di diventare un produttore, sbaragliando la concorrenza dei francesi e accaparrandosi delle vigne dalle quali ricavare il suo vino del cuore.

Eppure, a volte, la vita riserva sorprese più ardite dei nostri sogni, e dopo aver passato decenni a fare la corte ai piccoli produttori, a importare champagne di altri in Italia, Massucco è riuscito là dove sembrava impossibile: oggi ha uno champagne tutto suo, anzi, un’intera “palette” che porta il suo nome. La soddisfazione è infinita perché, se già portare in Italia piccole etichette e produttori di nicchia, per far conoscere anche qui i tanti amici Vigneron della propria “terra promessa”, l’ambizione di mettere il naso e il palato su una produzione davvero sua era latente da molto.

La proposta di uno di questi amici produttori di avere una partita solo sua, e di poter decidere autonomamente come creare il suo vino è arrivata dopo mille viaggi, dopo mille chiacchierate, e dopo tanti affari fatti insieme: ed è stato davvero il coronamento di un sogno ideale, con alla base tanta intraprendenza, quel pizzico di follia che non guasta ma anche con un’enorme caparbietà.

Oggi, quindi, anche Massucco fa parte di questa schiera di piccole Maison che si affiancano ai grandi brand più conosciuti, per promuovere una terra vocata, che ha saputo costruire intorno a sé un mito. I veri appassionati, oggi, sono sempre alla ricerca di nuove selezioni, e stanno scoprendo sempre più e sempre meglio i territori inesplorati.

Fra questi, Alberto Massucco propone il Millésime 2018 Alberto, primo Blanc de Blanc della maison, raffinato e concreto, realizzato con uve di due villaggi Grand Cru della Côte des Blancs, Avize (novanta per cento) e Oger (dieci per cento), vendemmia 2018, fermentate in fût e lasciate riposare sui lieviti tre anni.

La piccola Maison produce uno Champagne “d’ingresso” denominato AMC 00, caratterizzato dall’assenza di dosaggio tanto osteggiato dai palati italiani, da qui il nome. Un rosé, Ma Vie En Rose, un assemblage di Pinot Noir di Bouzy con l’aggiunta di un dieci per cento di ‘vin rouge’ di Ambonnay. Una piccola chicca prodotta in cinquecento bottiglie che prende il nome di “Mon idee de Cramant”, cento per cento Chardonnay proveniente dal Grand Cru di Cramant. Per finire con una suadente cuvee dedicata alla moglie “Mirede” ed all’ultimo nato “Le Mesnil” 2018, prezioso e sontuoso Chardonnay proveniente al cento per cento da questo Grand Cru, nato dall’amore per questo straordinario lembo di terra.

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