Lancio spazialeL’Italia ha la sua prima costellazione privata di pico-satelliti per l’Internet of Things

Apogeo Space ha rilasciato nove di questi dispositivi in orbita bassa, in un passo significativo per un servizio di telecomunicazioni satellitare avanzato e a basso costo: permetterà di avere internet anche in aree molto remote

Apogeo Space

L’Italia ha la sua prima costellazione privata di pico-satelliti per la fornitura di un servizio di telecomunicazione per dispositivi dell’Internet of Things (IoT). Il lancio del primo lotto di questi piccoli satelliti – i pico-satelliti hanno una massa compresa tra cento grammi e un chilo, solitamente vengono lanciati in sciami – è avvenuto lo scorso 11 novembre con il vettore Falcon 9 di SpaceX e da pochissimo sono stati rilasciati nello spazio, in un passo significativo per un servizio di telecomunicazioni satellitare avanzato e a basso costo. Questa nuova costellazione di pico-satelliti sarà in grado di garantire a piccoli dispositivi di connettersi a internet anche in aree molto remote.

Il merito è di Apogeo Space, Pmi italiana innovativa focalizzata su attività di R&S nel settore spaziale. «Questo è un nuovo punto di partenza», dice l’ingegnere Guido Parissenti, co-fondatore e Ceo di Apogeo Space. «I satelliti sono stati appena rilasciati, sono ancora raggruppati assieme, si stanno separando solo ora. In questo lancio erano coinvolti in tutto centodiciannove satelliti, di cui nove nostri: è chiaro che sono moltissimi e difficili da identificare. A bordo si trovano satelliti realizzati da diverse aziende con scopi molto diversi tra loro. Per questo ci mettiamo un po’ a dialogare con i nostri, ma non abbiamo fretta, facciamo le cose per bene. Il prossimo lancio avverrà tra marzo e giugno, perché la pianificazione può slittare in un periodo che va da un mese a tre anni. Il nostro obiettivo è fornire ai nostri clienti un servizio globale ma soprattutto continuo».

Il lancio dei successivi pico-satelliti accorcerà sempre di più il revisit time aumentando la frequenza e la qualità del servizio, oltre a introdurre nuove funzionalità quali la comunicazione bidirezionale. Il prossimo lancio di Apogeo Space è previsto a marzo 2024 con Momentus e di seguito viene pianificato un lancio ogni tre o quattro mesi, ognuno sempre composto da nove satelliti, per la realizzazione della prima costellazione privata italiana di telecomunicazioni per IoT, che verrà completata entro il 2027, quando saranno novantasei i pico-satelliti attivi in orbita.

«Ci sono voluti anni di progettazione e sperimentazione che grazie al supporto in primis del fondo Primo Space hanno potuto trovare concretezza industriale. Guardiamo al futuro con entusiasmo, con l’obiettivo di dare un contributo importante nel mondo delle telecomunicazioni per IoT», aggiunge Parissenti.

Apogeo Space ha collaborato all’operazione di rilascio con D-Orbit, azienda di logistica e trasporto orbitale con sede principale a Fino Mornasco (CO), un tandem tutto italiano a riprova dell’eccellenza del comparto e della filiera spaziale tricolore.

La realizzazione del primo importante tassello del progetto, sviluppato in questo caso da una filiera completamente italiana, rafforzerà ancor di più il ruolo dell’Italia nella space economy e specificatamente nelle costellazioni per telecomunicazione e costellazioni pico-satellitari, ambiti nei quali Apogeo Space vuole essere la prima azienda italiana in grado di competere nel panorama internazionale nel campo delle telecomunicazioni per IoT.

Apogeo Space

«Il mercato satellite e IoT secondo le stime che abbiamo dagli analisti è in forte crescita e oggi vale già circa un miliardo di dollari. In futuro arriverà intorno ai tre miliardi», spiega Mattia Cerutti, Responsabile dell’IoT Lab del Politecnico di Milano. «Per quanto riguarda questo valore di mercato una quota parte è intercettata dall’Europa, circa il ventiquattro per cento. C’è un po’ di lavoro da fare in questo senso per migliorare ancora. I soggetti che portano avanti questa crescita sono soprattutto statunitensi».

Apogeo Space mira a creare la sua costellazione di pico-satelliti in orbita bassa (Leo – Low Earth Orbit) per offrire una copertura di telecomunicazioni globale e una gamma completa di servizi avanzati. Questi servizi includono la raccolta dati per una varietà di applicazioni, dal settore agri-tech alla logistica integrata, dal monitoraggio delle foreste e dei ghiacciai dall’Oil & Gas, dai grandi bacini idrogeologici alle reti e alle infrastrutture.

Il progetto di Apogeo Space ha solide basi. Nell’aprile 2021 infatti l’azienda aveva annunciato la riuscita del lancio di Fees (Flexible Experimental Embedded Satellite), avente le stesse dimensioni compatte dei pico-satelliti appena rilasciati e precursore dello sviluppo tecnologico. A questo è seguito il rilascio di un secondo satellite Fees2, a gennaio 2022, il più piccolo satellite mai rilasciato dalla Stazione Spaziale Internazionale. Attiva dal 2015, l’azienda ha contributo allo sviluppo di importanti progetti di Esa (Agenzia Spaziale Europea), Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e Nasa, spesso in collaborazione con importanti istituti di ricerca, tra i quali Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica), Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Osservatorio Astronomico di Brera, Osservatorio Astronomico di Bologna e Politecnico di Milano. A maggio 2022 Apogeo Space ha chiuso un round da cinque milioni con l’ingresso nel capitale del fondo Primo Space.

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