Due nuovi tre stelle per un totale di quattordici ristoranti imperniati con il miglior riconoscimento della Guida Michelin (una sola donna, Elena Arzak a tenere salda la quota femminile) e un solo nuovo due stelle. Il Michelin Gala per l’edizione spagnola della guida 2024 si è appena concluso con tante nuove assegnazioni, bellissime conferme e grandi tributi di stima e affetto reciproci.
Dopo che l’edizione 2023 della Michelin Spagna/Portogallo si era conclusa con la promessa per quest’ultimo di avere un’edizione tutta sua, eccoci dopo un anno alle nuove nomine. La promessa è stata mantenuta perché la prima edizione della Rossa portoghese sarà presentata a febbraio 2024 e nel miglior spirito di leale competizione e stima, tutti gli chef portoghesi sono venuti ugualmente a festeggiare e compiacersi con i loro colleghi di sempre.
La cerimonia si è tenuta presso il Fórum Auditori di Plaza de Levante a Barcellona, dove gli chef migliori di Spagna si sono ritrovati in un clima di grande serenità e affiatamento.
Una Guida che con il passare degli anni cerca sempre di innovarsi, trovare nuovi contenuti, pur cercando di restare fedele a sé stessa e alle caratteristiche che la rendono così autorevole. Uno dei temi cruciali continua ad essere la sostenibilità complessiva di ogni business: dal concept, allo staff fino all’impatto ambientale. Un equilibrio che dovrebbe guidare le scelte quotidiane di ogni team proprio per calmierare l’impatto complessivo delle singole attività sull’ambiente.
Quest’anno anche in Spagna viene consegnato un premio speciale per la categoria sommelier da parte di Vila Viniteca. Finalmente viene riconosciuto il ruolo cruciale di questo genere di figure non solo per il servizio ma nella totalità dell’esperienza che ogni commensale vive a tavola. Il premio come miglior sommelier va a Josep “Pitu” Roca de El Celler De Can Roca di Girona.
Il premio per il miglior servizio di sala , che celebra la qualità e l’attenzione costanti a ogni dettaglio verso il cliente, viene consegnato da The Glenrothes a Joan Carles Ibánez del ristorante Lasarte Di Barcellona.
Il premio Mentor Chef Award promosso da Blancpain viene assegnato a Juan Mari Arzak dell’omonimo ristorante a Donostia. Ritira il premio la figlia Elena, commossa.
Lo Young Chef Award, che premia quelle figure visionarie e ambiziose che stanno segnando una svolta nella gastronomia contemporanea, è consegnato da Makro a Martina Puigvert (classe 1994) del ristorante Les Cols di Olot.
La guida contiene 1300 ristoranti in totale, stelle a parte. La categoria Bib Gourmand indica quei ristoranti che offrono cibo di qualità a prezzi contenuti. Le new entry per questa categoria sono ventiquattro per questa edizione, mentre in totale le novità segnalate sono novantuno.
Ricevono una Stella Michelin
- Marcos di Marco Mistryi, Gijon – Asturia
- NM di Daniel Silvestre, Oviedo
- Terra di Brais Pichel, Fisterra
- Txispa di Tetsudo Maeda, Axpe
- Canfranc Express di Eduardo Salanova, Canfranc Estacion
- Casa Bernardi di Ferdinando Bernardi, Benissa
- Fraula di Roseta Felix y Daniel Malavia, Valencia
- Kabo di Aaron Ortiz, Pamplona
- Orobianco di Andrea Drago, Calp
- SUTO di Yoshikazu Suto, Barcellona
- Quirat di Victor Torres, Barcellona
- Barro di Carlos Casillas e Jaime Mondejar, Avila
- Cebo di Javier Sanz e Juan Sahuquillo, Madrid
- Desde 1911 di Diego Murciego, Madrid
- El Club Allard di Martin Barasategui e Jose Maria Goni, Madrid
- Erre de Roca di Alberto Molinero, Miranda de Ebro
- Osa di Sara Peral e Jorge Munoz, Madrid
- Santerra di Miguel Carretero, Madrid
- Toki, di Tadayoshi Motoa, Madrid
- Back di David Olivas, Marbella
- Malak di Javier Jurado, Jaen
- Radis di Juanjo Mesa, Jaen
- Tohqa di Eduardo a Perez, El Puerto de Santa Maria
- Vabdelvira di Juan Carlos Garcia, Baeza
- Andreu Genestra di Andreu Genestra, Llucmajor
- Bevir di Jose Luis Espino, Las Palmas de Gran Canaria
- Haydée di Victor Suarez, La Orotava
- Omakase by Walt, Walter Sidoravicius, Eivissa
- Sa Clastra di Jordi Canto, Es Capdellá
- Taste 1973 di Diego Schattenhofer, Playa de las Americas
- Unic di David Grussaute, Sant Josep de sa Talaia
- Ottengono la Stella Verde
- Andreu Genestra, Andreu Genestra, Llucmajor
- Barro di Carlos Casillas, Avila
- Bens d’Avall di Benet Vincens Mayol, Soller
- Ca Na Toneta di Maria Solivellas, Caimari
- Casa Marcial di Nacho Manzano, Arriondas
- El Molino de Alcuenza di Samuel Moreno, Siguenza
- El Molino de Urdaniz di David Yarnoz, urdaiz
- Emporio di Marius e Joan Jorda, Castello d’Empuries
- Es Tragon di Alvaro Sanz, Sant Antoni de Portmany
- Habitat Ciguena Negra di Diego Carrero e Jorge Ramajo, Valverde del Fresno
- L’alvaroz del Delta di Joan Camilla, Amposta
- Monte di Xune Andrade, San Felix
L’unico nuovo due stelle Michelin 2024
Venta Moncavillo di Ignacio e Carlos Echapresto, Daroca de Rioja
Ottengono le tre stelle Michelin, il più alto riconoscimento possibile
- NOOR di Paco Morales a Cordoba
Affiancato dall’italiana Paola Gualandi, Paco Morales è riuscito a creare un luogo di grande atmosfera e design ultra moderno, all’interno della realtà unica e storicamente complessa come quella di Cordoba. Come si legge direttamente sul nuovo giudizio della guida, «Ogni stagione, il ristorante esplora un periodo storico diverso, attualmente l’“Età dell’Oro”, nell’ambito del quale tre menù (Mudéjar, Morisco e Al-Yazira) reinterpretano lo splendore del XVI e XVII secolo».
- Disfrutar di Eduard Xatruch, Oriol Castro e Mateu Casanas di Barcellona
Il magnifico trio che nell’apice del momento El Bulli ebbero la fortuna di lavorare fianco a fianco Ferran Adrià verso la fine degli anni novanta, ottiene finalmente un riconoscimento tanto desiderato e davvero meritato. L’intera platea del Gala Michelin si è alzata in piedi per applaudire, gioire alla vittoria e congratularsi con questi professionisti assoluti della cucina contemporanea.
Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide MICHELIN, ha dichiarato: «Anno dopo anno, la Spagna continua a stupire i nostri ispettori. Qui, gli chef e i loro team stanno forgiando non solo una delle scene gastronomiche più uniche, ma anche una fonte di ispirazione per tutto il resto mondo. Il livello di creatività e personalità mostrato in certi ristoranti (spesso pionieristici) è eguagliato solo dal più profondo rispetto per le tradizioni culinarie ancestrali, orgogliosamente difese ognuno nei propri contesti, e che insieme costituiscono un vero e proprio mosaico gastronomico».
Conservano le tre stelle
- Abac di Jordi Cruz, Barcellona
- Akelare di Pedro Subijana, Donostia
- Aponiente di Angel Leon, El puerto de Santa Maria
- Arzak di Elena Arzak, Donostia
- Atrio di Tonio Perez, Caceres
- Azurmendi di Eneko Atxa, Larrabetzu
- Cocina Hermanos Torres, fratelli Torres, Barcelona
- Cenador de Amos di Jesus Sanchez, Villaverde de Pontones
- DiverXO di David Munoz, Madrid
- El Celler de Can Roca, Juan Roca, Girona
- Lasarte di Paolo Casagrande e Martin Barasategui, Barcellona
- Quique Dacosta di Quique Dacosta, Denia