Il settimo giorno Israele e Hamas hanno concordato il prolungamento della tregua

Pochi minuti prima della scadenza, le due parti hanno raggiunto un accordo per proseguire i colloqui per il rilascio degli ostaggi. Questa mattina una ragazza è stata uccisa e altre sei persone sono state ferite in un attacco con armi da fuoco a una fermata dell’autobus all’ingresso di Gerusalemme

LaPresse

Grazie a un accordo dell’ultimo minuto, Israele e Hamas hanno concordato di estendere di un giorno la tregua in corso da sei giorni, permettendo così ai negoziatori di proseguire i colloqui per lo scambio di ostaggi detenuti dal gruppo terroristico con prigionieri palestinesi in Israele e l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. «Considerando gli sforzi dei mediatori per continuare il processo di liberazione degli ostaggi e soggetto alle condizioni dell’accordo, la sospensione operativa proseguirà», ha dichiarato l’esercito israeliano in un comunicato diffuso pochi minuti prima della scadenza della tregua temporanea, fissata alle 6 del mattino. 

«Poco fa, a Israele è stato consegnato un elenco di donne e bambini in conformità con i termini dell’accordo, e quindi la tregua continuerà», ha dichiarato con un comunicato l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Finora i terroristi di Hamas hanno liberato sedici ostaggi in cambio di trenta prigionieri palestinesi. Oggi dovrebbero essere liberate otto persone, probabilmente sei donne e due bambini.

Nel frattempo, secondo i servizi di emergenza israeliani, questa mattina una ragazza è stata uccisa e altre sei persone sono state ferite in un attacco con armi da fuoco a una fermata dell’autobus all’ingresso di Gerusalemme, sul boulevard Weizman: due feriti sono in condizioni critiche. La polizia israeliana ha dichiarato che due attentatori sono stati uccisi sul posto. L’anno scorso un altro attacco terroristico alla stessa fermata dell’autobus aveva provocato la morte di due israeliani.

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