CamaleonteGiorgia Meloni è una delle politiche più influenti d’Europa

La presidente del Consiglio è stata inserita dal quotidiano Politico.eu al primo posto nella lista “doers” perché ha modificato la posizione italiana nei confronti della Russia, sostenendo l’Ucraina

Lapresse

Secondo il sito Politico, Giorgia Meloni è tra le persone più influenti d’Europa, che ha dimostrato di ribaltare le aspettative in politica interna ed estera. La sua ascesa al potere preoccupava Bruxelles per le sua natura post-fascista e Kyjiv temeva che l’Italia potesse staccarsi dal gruppo dei sostenitori, cercando di ammorbidire il sostegno all’Ucraina e di ridurre le sanzioni alla Russia. Ma un anno dopo essere diventata leader della terza economia dell’Ue, la presidente del Consiglio ha dimostrato di essere in buoni rapporti con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, e ha persino lavorato a stretto contatto con lei e con il primo ministro olandese Mark Rutte per trovare un accordo con la Tunisia per limitare le partenze dei migranti. Al contrario di quello che si temeva per via delle sue posizioni pro life, Meloni non ha toccato la disposizione costituzionale che consente l’aborto entro novanta giorni a determinate condizioni.

La presidente del Consigli è considerata un «camaleonte» politico per eccellenza. Ha definito come «inaccettabile atto di guerra su larga scala della Russia di Putin contro l’Ucraina», per poi recarsi a Kyjiv all’inizio dell’anno in segno di solidarietà, dopo essersi opposta alle sanzioni contro Mosca dopo l’annessione illegale della Crimea nel 2014 e nel 2018 ed essersi congratulata con Putin per la sua “rielezione”, dicendo che rappresentava «l’inequivocabile volontà del popolo russo».  Ma è in materia di sicurezza che Meloni ha dimostrato una completa trasformazione. Ha deciso di ritirare l’Italia dalla Belt and Road Initiative cinese, dopo che il Paese era diventato l’unica nazione del G7 ad aderire al controverso programma nel 2019. Decisione che ha suscitato sollievo da entrambe le sponde dell’Atlantico.

Gli elettori di tutta l’UE che si recheranno alle urne a giugno e il Partito Popolare Europeo di centro-destra spera in un pareggio post-elettorale con Conservatori e Riformisti Europei, famiglia politica che comprende il partito nazionalista polacco Diritto e Giustizia e i Democratici di Svezia di estrema destra, di cui Meloni è presidente. Risultato che potrebbe ridisegnare il panorama politico europeo, in un anno elettorale che sarà cruciale per la premier italiana.

 

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