SiislLa piattaforma informatica per superare la disoccupazione

Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa è il portale del ministero del Lavoro, realizzato da Inps, pensato per mettere in contatto le persone in cerca di un’occupazione con tutti i soggetti che possono guidarle nel percorso di attivazione lavorativa

Vincenzo Caridi, direttore generale Inps, laureato con il massimo dei voti in economia e commercio, ha conseguito anche un MBA. La sua lunga esperienza nel campo ICT è stata fondamentale per implementare l’ambizioso progetto della prima piattaforma pubblica perfettamente interoperabile

Una piattaforma informatica che aiuterà a superare la disoccupazione attraverso un patto tra il sistema del welfare e i singoli cittadini. È il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), il nuovo portale informatico del ministero del Lavoro, utile per chi è alla ricerca di un’occupazione.

Il Siisl ha un’architettura pensata appositamente per mettere in contatto le persone che si iscrivono e richiedono il Sostegno di Formazione e Lavoro con tutti i soggetti che possono guidarle nel percorso di attivazione lavorativa: Regioni, Centri per l’impiego, Enti formatori e Agenzie per il lavoro accreditati, Servizi sociali.

Il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa è stato realizzato da Inps, sotto il coordinamento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Lo spirito della norma a cui dà sostanza è chiaro: ogni cittadino disoccupato, se abile al lavoro, ha diritto di essere sostenuto, non solo a livello di reddito, ma anche con politiche attive che ne favoriscano l’inserimento o il reinserimento lavorativo.

Il Siisl sotto questo aspetto ha come obiettivo ambizioso, nel tempo, di costituire un vero e proprio mercato del lavoro digitale, che realizzi l’indirizzo politico per cui l’integrazione del reddito deve essere sempre congiunta con l’impegno del soggetto e del sistema del welfare a superarla attraverso la piena occupazione.

La costruzione di un’infrastruttura per l’incontro tra le domande e le offerte di lavoro è la sfida del disegno normativo a cui risponde l’impianto del Siisl centrato sullo scambio di informazioni dei soggetti chiamati a interagire nel Sistema stesso: diventa più semplice la programmazione e la gestione su base nazionale delle politiche attive del lavoro.

Il decreto legge 4 maggio 2023, n. 48 definisce le linee guida per un percorso di inserimento al lavoro pensato in funzione di contrasto all’esclusione sociale e alla povertà. All’articolo 12, il decreto spiega che «Al fine di favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, è istituito, dal 1° settembre 2023, il Supporto per la formazione e il lavoro quale misura di attivazione al lavoro, mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate».

Il Siisl è stato progettato e sviluppato come un sistema modulare e flessibile per adattarsi a ulteriori sviluppi delle politiche attive del lavoro e includere eventuali nuovi canali di interoperabilità.

Chi si iscrive dovrà solo compilare il Curriculum Vitae, sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale e il Patto di Servizio Personalizzato, e infine manifestare il suo interesse per Offerte Formative e PUC e per le offerte di lavoro.

Il Patto di Attivazione Digitale è il cuore – a livello di validità normativa – del Siisl: si tratta di un impegno formale del soggetto che – non a caso – dichiara formalmente la propria immediata disponibilità al lavoro, alla partecipazione alle misure di politica attiva (Did) e indica almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione o servizi accreditati ai servizi per il lavoro, a cui autorizzare la trasmissione dei dati contenuti nella domanda.

Il patto di servizio personalizzato è invece un’assunzione di responsabilità del sistema di welfare verso il cittadino e nasce dalla consapevolezza che molti dei soggetti considerati “attivabili al lavoro” hanno difficoltà a trovare un’occupazione per un’inadeguatezza della loro formazione: per rispondere concretamente a queste situazioni il servizio personalizzato prende in carico singolarmente il cittadino, e lo indirizza verso il percorso di inserimento lavorativo ritenuto più idoneo. Attraverso la profilazione vengono valorizzate le competenze e potenzialità di ognuno, vengono definiti degli obiettivi, viene progettato un piano di azione individuale che determini l’inserimento o il reinserimento lavorativo . Il patto di servizio personalizzato è un passaggio che non è tracciato nel Siisl: un elemento importante di privacy che favorisce l’inclusione.

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