Riprendono i lavori in aula alla Camera per la discussione generale sulla legge di bilancio da 28 miliardi per il 2024, di cui 15,7 finanziati in deficit. Nel pomeriggio sono attese le dichiarazioni di voto e la votazione finale sulla manovra, già approvata dal Senato.
L’approvazione dovrebbe avvenire senza il ricorso alla fiducia, visto che l’opposizione ha accettato di discutere ieri oltre settanta emendamenti sul testo già approvato a Palazzo Madama una settimana fa. Ma la manovra è arrivata alla Camera «blindata», ovvero non può essere modificata, visto che non ci sarebbe il tempo di ripassare dal Senato poiché il testo deve essere approvato entro il 31 dicembre.
Ieri in aula è intervenuta la segretaria del Pd, Elly Schlein, a sostegno dell’emendamento del suo partito che proponeva il congedo paritario di cinque mesi per entrambi i genitori: «In una società patriarcale come è la nostra il carico di cura familiare grava in modo sproporzionato sulle donne. Il congedo partitario potrebbe redistribuire quel carico». Ma la proposta è stata respinta.
In occasione del Consiglio dei ministri di ieri, intanto, il governo ha approvato una serie di provvedimenti di attuazione della riforma del fisco, più il consueto decreto legge Milleproroghe che rinvia una serie di scadenze. La riunione è cominciata in ritardo, perché prima si è tenuto un vertice molto acceso per sciogliere il nodo dei lavori pendenti col Superbonus del 110 per cento, soluzione finita poi in un altro decreto legge approvato dallo stesso consiglio dei ministri. La misura è stata prorogata per i redditi fino a 15mila euro. Allo stesso tempo, il provvedimento prevede anche una sanatoria per chi non riuscirà a completare i lavori entro il 31 dicembre.
Non c’è stata intesa, invece, sulla miniproroga dello sconto fiscale sul «rientro dei cervelli» esteso agli sportivi.
I quattro decreti legislativi della delega fiscale prevedono, tra le altre cose, la rimodulazione dell’Irpef per le fasce di reddito medio-basse. Il risparmio medio per i contribuenti derivante dalla riduzione a tre delle aliquote Irpef sarà di 160 euro annui. Raggiungerà un massimo di 260 euro per chi ha un imponibile superiore a 28mila euro ma inferiore a 50mila, perché oltre questa soglia il taglio dell’Irpef può essere annullato dalla riduzione lineare di 260 euro delle detrazioni.
Con il decreto legge Milleproroghe, sono stati allungati i termini per le assunzioni, in particolare nella sanità, e per l’obbligo di fatturazione elettronica per i medici. Il governo ha inoltre deciso di prorogare a tutto il 2024 la non applicabilità dell’aggiornamento Istat sugli affitti della Pubblica amministrazione per immobili destinati a finalità istituzionali.
Una buona notizia, intanto, è arrivata ieri da Bruxelles, con il versamento all’Italia della quarta rata del Pnrr, pari a 16,5 miliardi.