Nei quattro anni in cui è stato presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha ricevuto almeno 7,8 milioni di dollari da venti governi stranieri per le sue aziende. La maggior parte di questi fondi proviene dalla Cina. Lo prova un report di centocinquantasei pagine nominato “White House for sale – How Princes, Prime Ministers, and Premiers Paid Off President Trump” e pubblicato oggi dai deputati democratici della Camera dei rappresentanti in cui vengono mostrate le entrate provenienti da transazioni estere durante il suo mandato alla Casa Bianca. L’ambasciata cinese, la Industrial and Commercial Bank of China e dalla Hainan Airlines Holding Company e altre aziende collegate a Pechino hanno versato 5,5 milioni di dollari alle aziende di Trump. L’Arabia Saudita è stato il secondo governo straniero ad aver finanziato di più l’ex presidente degli Stati Uniti, versando seicentoquindicimila dollari al Trump World Tower e al Trump International Hotel.
Il problema per Trump è che la Costituzione americana proibisce al presidente degli Stati Uniti di accettare doni, denaro o altre forme di pagamento di qualsiasi tipo da parte di governi o regnanti stranieri, a meno che non ottenga il consenso dal Congresso, ovvero il Parlamento. Nei suoi quattro anni di presidenza Trump non ha mai fatto una richiesta simile né alla Camera né al Senato.