Il colosso delle telecomunicazioni Tim ha annunciato di aver ottenuto l’approvazione del governo italiano per procedere con la vendita di NetCo, la sua divisione di rete, al fondo di investimento infrastrutturale statunitense Kohlberg Kravis Roberts & Co. (KKR). Questo passaggio cruciale è avvenuto nel contesto della normativa sul Golden Power, che consente al governo di esercitare poteri speciali su trattative ritenute di interesse strategico nazionale.
Il Consiglio dei ministri ha approvato la vendita a Optics BidCo (società controllata da KKR) a specifiche condizioni: Tim e KKR avranno l’obbligo di rispettare una serie di impegni per garantire la sicurezza, la difesa e la strategicità della rete di telecomunicazioni. Tra questi impegni figurano la creazione di un’organizzazione di sicurezza, la nomina di un responsabile di cittadinanza italiana, e il mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione. Queste misure assicurano che il governo italiano avrà un ruolo centrale nel monitoraggio e nella definizione delle scelte strategiche relative a NetCo.
Palazzo Chigi ha sottolineato in una nota che questa mossa è fondamentale per la tutela dell’interesse nazionale e per garantire che lo Stato mantenga il controllo sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione: «Il via libera con prescrizioni da parte del Governo italiano alla vendita della rete Tim al fondo infrastrutturale statunitense Kkr rappresenta un ulteriore e fondamentale step nell’operazione di acquisizione di NetCo a tutela dell’interesse nazionale e a garanzia del controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione». In seguito all’annuncio, le azioni di Tim hanno registrato una significativa crescita in borsa, con un aumento del tre per cento a 0,29 euro per azione, posizionandosi in cima all’indice Ftse Mib.