Questo è un estratto di “La linea” la newsletter de Linkiesta curata da Francesco Cundari per orientarsi nel gran guazzabuglio della politica e della vita, tutte le mattine – dal lunedì al venerdì – alle sette. Più o meno. Qui per iscriversi.
Su Libération tre inquietanti pagine dedicate oggi alla diffusione dei cosiddetti deepnude , false immagini di donne nude create dall’intelligenza artificiale a partire da foto vere, in circolazione sui social network. Un fenomeno che non tocca più soltanto star come Taylor Swift, ma chiunque. L’impressione è che l’intelligenza artificiale stia facendo esplodere problemi per troppo tempo rimossi, riguardo all’esigenza di regolamentare seriamente il far west della rete e limitare concretamente lo strapotere dei giganti del web, superando l’opposizione di ultra libertari e ultra miliardari. Un’altra paradossale combinazione di cultura hippy, turboliberismo e mistica delle nuove tecnologie che rischia di riportarci all’età della pietra.