Le nuove competenze conseguenti alle transizioni digitale e green, le twin transition, secondo la definizione della Commissione Europea, sono al centro della ricerca “Rethinking Competencies in Twin Transitions” di Intesa Sanpaolo.
Il Gruppo presentato oggi, al Centro Congressi della Fondazione Cariplo di Milano, la II edizione dello studio realizzato dall’Osservatorio Look4ward (che la Banca conduce in collaborazione con l’Università LUISS Guido Carli e in partnership con SIREF Fiduciaria, Accenture e Digit’Edì) sulle competenze del futuro.
Durante la conferenza sono intervenuti, tra gli altri, Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo, Marcella Panucci, Capo di Gabinetto Ministro dell’Università e della Ricerca, Gregorio De Felice, Chief Economist and Head of Research di Intesa Sanpaolo, Paolo Boccardelli, Professore Ordinario di Strategie d’Impresa Università Luiss e Direttore del Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana”.
La capacità di anticipare i grandi cambiamenti portati da queste due transizioni e di adattarvisi rapidamente è uno degli elementi su cui si giocherà la competitività delle imprese e delle economie dei Paesi nei prossimi anni. Su impulso di Carlo Messina, Ceo e Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, la Banca è all’avanguardia nella formazione continua e nella riqualificazione delle persone verso le nuove professioni richieste dall’introduzione della tecnologia digitale e nello sviluppo delle nuove modalità di lavoro attente alle esigenze delle persone, al potenziamento delle soft skills e ad un approccio collaborativo. Il Gruppo supporta le imprese clienti in queste delicate transizioni che stanno ridefinendo gli scenari competitivi a livello globale e che richiedono nuovi modelli interpretativi e predittivi anche rispetto al mondo del lavoro e della formazione.
In questo contesto si inserisce il nuovo report di Look4ward, l’Osservatorio permanente sulle competenze del futuro che la Banca conduce in collaborazione con l’Università LUISS Guido Carli e in partnership con SIREF Fiduciaria, Accenture e Digit’Ed, con l’obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e di rigenerazione di figure professionali in ambiti distintivi per il Paese. Lo studio “Rethinking Competencies in Twin Transitions”, condotto dal Prof. Paolo Boccardelli, Direttore del Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” dell’Università Luiss Guido, ha analizzato l’approccio strategico di Amministratori Delegati e Responsabili HR di PMI e grandi imprese in otto settori: ospitalità, agrifood, energia, sociosanitario, bancario, IT, silver economy, blue economy. Lo studio intende fornire una guida alla comprensione delle sfide e delle opportunità delle twin transition e dei suoi impatti sui profili professionali a supporto delle decisioni aziendali, nell’individuazione di percorsi formativi e nelle strategie di passaggio generazionale.
Le gerarchie rigide non sono più adatte a un contesto in continua evoluzione e le nuove competenze devono potersi esprimere in contesti caratterizzati da modelli organizzativi flessibili e collaborativi, che favoriscano l’apprendimento continuo, le capacità relazionali e l’autonomia, anche attraverso la formazione continua e lo sviluppo di nuove competenze. Fondamentale poi è l’esercizio di una nuova leadership, la capacità di un/una manager di agire come facilitatore, prestando attenzione alla cura delle relazioni, attraverso una leadership basata sul “potere del Noi” piuttosto che sulla centralità del singolo. Solo un approccio di questo tipo permetterà l’accesso a nuovi mercati che la transizione green e digitale apriranno per le aziende capaci di innovare e adattarsi. Le aziende che si impegnano nelle twin transition sono più attrattive per i clienti, per gli investitori e per i giovani, grazie a una maggiore efficienza e produttività dei processi aziendali.