Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica dagli avvocati dello studio legale Roccella per conto della professoressa Mara Morini, in merito all’articolo di Massimiliano Coccia del 29 febbraio intitolato “Lo strano caso di Mara Morini che sogna di regalare il suo libro a Putin”. Subito dopo il testo inviatoci dallo studio legale, pubblichiamo l’altrettanto puntuale risposta dell’autore dell’articolo, Massimiliano Coccia.
Rettifica degli avvocati dello studio legale Roccella per conto di Mara Morini:
«È falsa l’affermazione per cui Mara Morini «sogna di regalare il suo libro a Putin» in quanto i contenuti del libro dalla stessa pubblicato sono fortemente critici nei confronti del sistema di potere punitivo. Si precisa che la partecipazione al convegno in Crimea avvenuta nel maggio 2021 era volta esclusivamente ad esporre la storia dei rapporti commerciali e culturali tra la Liguria e la Crimea. È falso che la Prof.ssa Mara Morini abbia intrattenuto rapporti con il ministro degli Affari Esteri di Mosca e con il Fondo Gorchakov dal quale non ha mai ricevuto compensi, rimborsi, indennizzi o altre utilità.
È falso che la Prof.ssa Mara Morini si faccia «beffe delle sanzioni e degli impedimenti di natura giuridica tra lo Stato Italiano e la Federazione Russa» poiché la Prof.ssa Mara Morini ha sempre agito nel rispetto delle leggi dei propri obblighi accademici. È falso che la Prof.ssa Mara Morini abbia collaborato con il Fondo Gorchakov ed e altrettanto falso che la Prof.ssa Mara Morini sia stata o sia titolare di un accordo di cooperazione con il predetto Fondo.
È falso che la Prof.ssa Mara Morini abbia ricevuto rimborsi, spese e gettoni di presenza anche dopo il Febbraio 2022; solo in data 22.02.2023 ha partecipato a «incontri di politica estera in memoria di V.I. Churkin» che non aveva alcun contenuto di propaganda bellica nè politico; è falso altresì che sia stata «in compagnia di due pezzi da novanta dell’intellighentia del Cremlino: Maria Zacharova, portavoce del ministro degli Esteri Russo Sergej Lavrov e dell’ex ambasciatore russo nel Regno Unito Alexander Yakovenko», in quanto la Prof.ssa Mara Morini non ha mai incontrato e/o intrattenuto rapporti con Maria Zacharova e Alexander Yakovenko. La Prof.ssa Mara Morini fa parte del Consiglio editoriale della rivista “Diplomat Service”, cosi come altri studiosi europei, che ha contenuti di teoria delle relazioni internazionali al pari di altre riviste occidentali. È falso che la Prof.ssa Mara Morini sia «una docente a gettone di un entità straniera». È falso infine che la Prof.ssa Mara Morini alimenti il dibattito italiano con «le medesime tesi della propaganda putiniana».
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Risposta di Massimiliano Coccia:
1) I legali di Mara Morini scrivono che è falso che la professoressa «sogna di regalare il suo libro a Putin», ma dal resoconto della conferenza di Sebastopoli, svoltasi il 28 Maggio del 2021 nella Crimea occupata illegalmente dalla Russia, e reperibile a questo link, si legge (in traduzione italiana) che «una delle partecipanti, Mara Morini dellUniversità Statale di Genova, ha recentemente scritto un libro “La Russia di Putin”. Alcune copie sono state donate alle università italiane, e Mara Morini sogna di consegnare un giorno il suo lavoro anche al Presidente russo».
2) I legali della professoressa Mara Morini scrivono che la partecipazione al convegno in Crimea era volta esclusivamente ad esporre la storia dei rapporti commerciali e culturali tra la Liguria e la Crimea, ma dai resoconti reperibili online dell’incontro (al seguente link) si evince che gli obiettivi politici dell’incontro vertono sul superamento dell’isolamento della Russia. Infatti, come riportato, «Mara Morini, di Genova, si occupa da anni delle relazioni tra Italia e Russia. Il primo passo verso l’avvicinamento tra i paesi è la cooperazione nel campo della cultura, solo dopo si possono costruire relazioni economiche, crede la politologa». Da sottolineare la dichiarazione di intenti iniziale di Mikhail Yurlov, organizzatore del Forum, «attualmente, la posizione della Russia sulla scena internazionale è complicata, ma il Ministero degli Affari esteri sta facendo il massimo sforzo per superare i problemi di isolamento della Russia».
Da notare come un altro media riporti le dichiarazioni della professoressa Morini in questo modo «“Quando tornerò a casa, cercherò persone disposte ad aiutarmi a stabilire una cooperazione tra le nostre città. Sarà sia una collaborazione scientifica sia economica. Spero che risponderanno imprenditori e politici”. L’insegnante ha sottolineato che attualmente i media italiani sono più orientati verso gli USA e l’Unione Europea. Nei giornali, riviste e in televisione si diffonde la russofobia. Tuttavia, non tutti prendono seriamente queste informazioni. “Poiché lavoro con i giovani, posso dire che, nella maggior parte dei casi, i giovani italiani non sono interessati alla politica. Guardano positivamente la Russia, studiano la lingua, pianificano vacanze a Mosca, San Pietroburgo, così come in Crimea e a Sebastopoli. Vogliono interagire con i coetanei ed esplorare la cultura, fare nuove conoscenze e amicizie. Questo è ciò che interessa i giovani al momento. Non sono corrotti dalla politica. Credo che dovremmo creare più punti di interazione e opportunità per lo scambio di studenti. Tale pratica avrà un impatto positivo sulle relazioni tra i paesi in tutto il mondo. È nel nostro potere crescere bambini che eviteranno la politica e guarderanno alle persone, non ai confini degli Stati” ha concluso Mara Morini».
Altre dichiarazioni sono reperibili a questo link, in traduzione italiana così: «Alla conferenza di Sebastopoli sono arrivati storici e politologi dai paesi europei. La conferenza internazionale dedicata alle questioni di diplomazia è stata organizzata per discutere le prospettive delle relazioni tra Russia e Occidente. I partecipanti alla conferenza sono convinti che l’unico modo per ripristinare la stabilità sia venire in Crimea e vedere come vivono qui le persone. Per la professoressa del dipartimento di scienze politiche dell’Università Statale di Genova, Mara Morini, questo viaggio è il primo dopo la pandemia. Il viaggio in Crimea lo paragona a un sorso d’aria fresca, ma la visita non ha solo un carattere turistico. La signora Morini è una partecipante alla conferenza internazionale “La questione del Mar Nero al centro della politica mondiale” e autrice del libro “La Russia di Putin”.“Molti atenei in Italia hanno acquistato questo libro perché studenti e docenti vogliono sapere cosa Vladimir Putin ha deciso e implementato. Molti atenei a Genova, Roma, Firenze” dice la professoressa del dipartimento di scienze politiche dell’Università Statale di Genova, Mara Morini. Intervenendo alla conferenza, Mara Morini cita il governatore del Veneto, Luca Zaia, sul fatto che la regione ha già perso più di un miliardo di dollari di esportazioni verso la Russia. La politologa sottolinea che nel suo paese c’è un dibattito riguardo alla proroga delle sanzioni, e spera timidamente che, dopo le elezioni parlamentari in Italia, nel 2023 i sostenitori della revoca delle restrizioni economiche prevalgano».
3) I legali di Mara Morini scrivono che è falso che la professoressa abbia intrattenuto rapporti con il ministero degli Affari Esteri di Mosca e con il Fondo Gorchakov dal quale non ha mai ricevuto compensi, rimborsi, indennizzi o altre utilità. Ma la conferenza cui la professoressa ha partecipato nella Crimea occupata illegalmente dalla Russia è stata organizzata dalla Fondazione Gorchakov, ente fondato dall’ex presidente della Federazione Russa Dmitry Medvedev, finanziato dal Ministero degli Esteri russo, e il cui board è presieduto dal ministro degli Affari Esteri Sergei Lavrov. Aprendo questi link è esplicita la natura della Fondazione come strumento della propaganda del governo di Mosca. In un documento ufficiale dell’Unione europea del 21 luglio 2022 si legge: «Il Fondo Gorchakov è progettato per sostenere i connazionali russi nello spazio post-sovietico in linea con gli obiettivi ideologici del Cremlino. I progetti organizzati dal Fondo Gorchakov sono stati elementi importanti del discorso di politica estera della Russia. (…). Il Fondo Gorchakov sostiene attivamente ed è beneficiario del governo della Federazione Russa, che è responsabile dell’annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina».
A questo link è inoltre reperibile il programma dell’evento (in lingua russa) organizzato dalle seguenti Ong: Fondazione di Crimea per la storia, la cultura e lo sviluppo Sevastopol, con il supporto finanziario di Fondazione dei Grant Presidenziali, Fondazione Gorchakov del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, e con supporto organizzativo di Governo di Sebastopoli, Stato Maggiore della Flotta del Mar Nero. Come si può notare dal programma non mancano relazioni su temi di attualità di politica ed economia internazionale legati all’area del Mar Nero.
La Fondazione Gorchakov si è fatta carico delle spese di vitto, alloggio e di gettone di presenza per tutti i partecipanti stranieri presenti all’evento. Tale circostanza è stata confermata dalla stessa Fondazione ed è da notare come proprio il potenziale economico di interscambio economico tra l’ente, gli Atenei, i docenti e i centri culturali europei sia proprio al centro delle sanzioni imposte dalla Commissione Europea.
4) I legali di Mara Morini scrivono che è falso che la professoressa si faccia «beffe delle sanzioni e degli impedimenti di natura giuridica tra lo Stato Italiano e la Federazione Russa», ma l’ente che ha organizzato l’evento nella Crimea occupata illegalmente dalla Russia è, appunto, sottoposto a sanzioni della Commissione Europea.
L’evento del 22 febbraio del 2023, un anno dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina, e di cui la professoressa Morini è protagonista, ha trattato argomenti politici e legati al conflitto. A questo link è reperibile il resoconto dell’incontro. Vale la pena dare conto del passaggio dell’intervento della professoressa evidenziato dal sito della Fondazione Gorchakov: «Mara Morini , PhD, professoressa presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Politica Comparata dell’Università di Genova, nel suo intervento ha definito sbagliate le decisioni politiche dei leader dell’Unione Europea nei confronti della Russia. Secondo lei, i politici europei dovrebbero partecipare ai negoziati e lottare per una soluzione pacifica del conflitto ucraino: “Comprendiamo che senza gli Stati Uniti e la Nato, l’Europa non sarà in grado di difendersi. Possiamo inviare truppe o fornire armi, ma saremo in grado di proteggerci, non riferendoci nemmeno specificamente alla Russia, ma in generale? L’Ue ha assunto una posizione forte e decisa nei confronti di Mosca, ma poi sono iniziati i problemi energetici ed economici. Ora l’unità europea potrebbe essere rotta”».
5) I legali di Mara Morini scrivono che è falso che la professoressa sia stata «in compagnia di due pezzi da novanta dell’intellighentia del Cremlino: Maria Zacharova, portavoce del ministro degli Esteri Russo Sergej Lavrov, e dell’ex ambasciatore russo nel Regno Unito Alexander Yakovenko», ma basta leggere il programma dei panel e il resoconto della conferenza per dimostrare la veridicità di quanto abbiamo scritto, ovvero che all’incontro in Crimea erano invitati sia la professoressa sia i personaggi citati. A questo link è reperibile la relazione dell’incontro e la composizione dei panel. Come si può notare, erano presenti anche Maria Zacharova e Alexander Yakovenko, ospiti di un’altra sessione ma con le stesse finalità accademiche e politiche dell’incontro cui ha partecipato Morini. Maria Zacharova, ricordiamo, è personalità sanzionata dalla Commissione Europea.
6) I legali della professoressa Mara Morini scrivono che “Diplomatic Service” è una rivista di teoria delle relazioni internazionali al pari di altre riviste occidentali, ma in realtà “Diplomatic Service” non è una rivista pari ad altre occidentali, ma è pubblicata dal Ministero degli Affari Esteri della Russia. A questo link sono disponibili altri articoli della professoressa pubblicati su altre riviste edite dal governo russo (dal Ministero Affari Esteri).
7) I legali di Mara Morini scrivono che è falso che la professoressa alimenti il dibattito italiano con «le medesime tesi della propaganda putiniana», ma – oltre a tutto quanto abbiamo già dimostrato qui sopra – segnaliamo una recensione del suo libro su Putin, pubblicata in inglese sulla rivista scientifica European Review of International Studies (2022, Vol. 9, No. 1, pp. 156-159), a firma di Giovanna De Maio dell’Institute for European, Russian and Eurasian Studies della George Washington University di Washington, DC. Una rivista vera, non del governo russo.
Nel testo si legge che «l’uso delle parole sembra a volte sostenere la narrazione russa che respinge le accuse di attacchi informatici e interferenze elettorali, compresa l’argomentazione che giustificherebbe legalmente, tra le altre cose, l’annessione della Crimea. Altre questioni problematiche includono affermazioni come “La Georgia si sentirebbe più sicura con la Russia” o che “Putin ha cercato di aiutare Trump a capire che Assad sarebbe stato migliore di un’alternativa jihadista” così come riferimenti su definire i rapporti Russia-Cina come un accordo piuttosto che come una convergenza di interessi».