Sono stati tre giorni intensi, impegnativi e costruttivi, quelli appena passati. A Torino è andato in scena Disquisito, la prima edizione di un progetto costruito a sei mani dal nostro giornale in collaborazione con Il Post, sostenuto e prodotto da Mercato Centrale, per dare il via ai festeggiamenti dei suoi primi dieci anni.
Ci siamo emozionati cantando con Neri Marcorè, abbiamo riflettuto con Walter Veltroni e con Michele Serra. Abbiamo dialogato con tanti protagonisti del giornalismo, dell’enogastronomia e del territorio. Abbiamo creato un palinsesto vario e ricco, in cui i visitatori del Mercato hanno trovato ognuno la sua passione: vino, pane, gin, vermouth, cioccolato, caffè, gelato sono stati spiegati e degustati insieme a tanti professionisti del settore, che hanno reso comprensibile e speriamo più chiaro questo mondo di cui tanto si parla ma che così poco si approfondisce. Abbiamo messo alla prova il palato con le degustazioni al buio, per vincere i pregiudizi e concentrarsi sull’unico senso utile quando si parla di cibo, il gusto. Abbiamo spiegato come si scrive, come si fotografa e come si racconta questo tema, che merita una narrazione diversa, meno legata a giudizi e più aperta a storie, approfondimenti, riflessioni.
Abbiamo scoperto come, lavorando insieme, anche tre realtà così diverse hanno saputo costruire un progetto che partendo dal cibo ha saputo creare legami tra società e storia, tra persone e aziende, partendo dall’enogastronomia, tema portante del Festival e fil rouge identitario.
Se la creazione di relazioni è un obiettivo primario per crescere, sentiamo che questo primo Festival ha raggiunto il suo obiettivo, facendo incontrare temi, persone, realtà e istituzioni in un dialogo efficace, costruttivo, approfondito e sincero, offrendo gli strumenti per comprendere meglio un settore che ha sempre più bisogno di cultura, di conoscenza e di riferimenti altri per crescere.
Un ringraziamento speciale va agli sponsor che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. Da Velier, che ha fornito i vini naturali legati al progetto Triple “A”, oggetto della masterclass di Andrea Moser sui colori del vino e della successiva degustazione al buio, a Strucchi Vermouth & Bitter, ingrediente centrale nella degustazione al buio “Aperitivo o digestivo?” condotta dal bartender e brand ambassador Leo Todisco, a Petra Molino Quaglia, che con Chiara Quaglia e Piero Gabrieli ha animato due tra le masterclass più apprezzate, “Come si fa la farina?” e “Tutto quello che sai sui grani antichi (probabilmente) è sbagliato”, con ospite anche il pizzaiolo Massimiliano Prete che ha portato in assaggio i lievitati prodotti con le farine del campo coltivato grazie al progetto di Petra “Adotta un raccolto e la sua farina”.
E poi Consorzio Barbera D’Asti e Vini del Monferrato, che hanno permesso di degustare durante la festa del 19 i vini di una regione vitivinicola italiana tra le più apprezzate, Mia Kombutcha, che, grazie alla professionalità di Gabriele Mezzadri e Eleonora Cei, hanno introdotto il pubblico al mondo di questa meravigliosa bevanda fermentata; Gianluca Tratzi, fondatore di Mezzatazza Consulting, che è riuscito a spiegare il vero valore del caffè, così come Alessandro Rizzi, che con la sua Aquaepolveri cerca di portare avanti una cultura del caffè autentica e vera.
E ancora: Agostino Arioli, pioniere della birra in italiana con il Birrificio Italiano, che è diventato nel tempo uno dei nomi più del panorama italiano; Stefano Mazzei, proprietario della gelateria PAMA Novara, che ha deliziato i palati con una masterclass gustosa su come si prepara il gelato; Maria Buzzi e Paolo Lovisolo di TOC Torino, che sono stati in grado di educare il pubblico di Disquisito su uno degli alimenti più tipici piemontesi, il cioccolato, e Eugin Distilleria Indipendente che con la degustazione di domenica ha affascinato il pubblico partecipante tra aromi e profumi di diverse qualità di gin.
Un grazie sentito infine a chi è stato con noi, a chi ha partecipato da protagonista o da pubblico, ma soprattutto a Umberto Montano e all’instancabile staff di Mercato Centrale, motore immobile e miccia che ha reso possibile la realizzazione di questo progetto. E buon compleanno!