Gli Stati Uniti ritengono che l’Iran stia preparando un grande attacco contro Israele. Potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. D’altronde anche il regime degli ayatollah ha promesso vendetta per il raid israeliano che lo scorso 1 aprile in Siria ha ucciso uno dei più importanti generali dei pasdaran, Reza Zahedi.
La notizia arriva da Bloomberg, che ha riportato fonti d’intelligence statunitensi e israeliane. Se ne parla da giorni, dalle ore immediatamente successive all’attacco aereo di lunedì 1 aprile, ma stavolta ci sono nuovi dettagli: Teheran avrebbe in programma un vasto attacco con missili e droni ad alta precisione contro siti militari e governativi in Israele. Una delle persone citate nel rapporto d’intelligence ha detto che «la questione è quando, non se, l’Iran attaccherà Israele».
Una delle fonti citate da Bloomberg dice poi che se l’attacco iraniano dovesse arrivare con missili e droni, le forze americane potrebbero aiutare Israele ad abbatterli, e ha aggiunto che gli Stati Uniti non escludono di lanciare una risposta congiunta con Israele contro la Repubblica islamica o i suoi alleati se attaccassero lo Stato ebraico.
Un dettaglio aggiuntivo lo fornisce Axios citando il generale Michael Kurilla, capo del comando centrale degli Stati Uniti, che oggi sarà in visita in Israele per consultazioni con il ministro della Difesa Yoav Gallant e altri funzionari per discutere la minaccia di un attacco iraniano: «Un attacco a Israele o alle sue basi potrebbe portare a un’altra escalation regionale», si legge su Axios.
Da giorni anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ripete più volte l’impegno di Washington nella difesa di Israele, nonostante i rapporti gelidi con il premier Benjamin Netanyahu. Parlando in una conferenza stampa con il primo ministro giapponese Kishida Fumio nel giardino delle rose della Casa Bianca, ieri Biden ha detto: «L’ho ribadito anche al primo ministro Netanyahu, il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall’Iran e dai suoi delegati è ferreo. Faremo tutto il possibile per proteggere la sicurezza di Israele». Le stesse rassicurazioni sono poi arrivate dal Segretario di Stato americano Antony Blinken in una telefonata mercoledì con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
Intanto l’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Mehr mercoledì aveva riportato che l’Iran avrebbe sospeso tutto il traffico aereo sulla capitale Teheran da mezzanotte, ora locale, a causa di «esercitazioni militari», citando il ministro della Difesa. Poi però l’articolo è stato rimosso dal profilo ufficiale su X e Mehr ha smentito la notizia.